Dominic Thiem confessa: “Io e il mio buco nero nell’anima”

Dominic Thiem, numero 4 del ranking mondiale ATP confessa di avere problemi di depressione e di essere alle prese con una complessa terapia di recupero

Dominic Thiem
Dominic Thiem, numero #4 del ranking mondiale ATP (Getty Images)

Dominic Thiem è un tennista molto apprezzato per la sua generosità e il suo stile di gioco, potente e spettacolare. Da oggi però si è guadagnato il rispetto di un gran numero di appassionati che hanno reagito con affetto e vicinanza alla sua confessione.

Thiem e i suoi disagi emotivi

Perché anche Dominic Thiem ha problemi di depressione. Anche se il tennista austriaco, nella sua intervista con Der Standard preferisce definirli ‘disagi emotivi’. Momenti di grande euforia che lasciano spazio ad altri momenti di profondo sconforto.

Il #4 del mondo nel ha parlato apertamente e senza riserve: “É uno stato d’animo difficile da spiegare, solo chi ci passa sa che cosa voglio dire – spiega l’austriaco, 27 anni – ci sono le difficoltà di tutti i giorni, complicate da piccole cose che possono andare storte come infortuni o condizione non eccellente. La pandemia ha sicuramente complicato tutto. E ti ritrovi immerso in un buco nero dal quale è difficile risollevarsi. Ma ci sto lavorando”.

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Un anno storto

L’ultima partita di Thiem risale a Dubai, 16 marzo, una sconfitta contro Lloyd Harris. Poi il tennista austriaco ha cancellato i suoi impegni, prima Belgrado e poi Montecarlo: “Il guaio fisico riguarda le mie ginocchia, una piega congenita che mi porto dietro da anni e che provoca momenti di grande dolore. A volte ci convivo, altre non lo sopporto. É un disturbo che si presenta: e poi passa”.

I problemi emotivi hanno radici diverse: “Questo è uno sport che non perdona, se non giochi al top perdi, se perdi vai in crisi. Meglio preservarsi ed evitare di correre rischi inutili. Se non sei in grado è meglio non giocare. Sicuramente la pandemia ha agevolato giovani emergenti che scendono in campo senza pubblico e senza niente da perdere. Ma per chi come me gioca per il pubblico e cerca sempre di creare uno spettacolo, è molto peggio”.

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Dominic Thiem
Dominic Thiem, eliminato da Lloyd Harris a Dubai (Getty Images)

“Si vive anche senza tennis”

Thiem è un ragazzo molto semplice che vive la sua vita su abitudini consolidate. É un ambientalista, uno dei testimonial impegnati nella campagna mondiale per preservare le api e il loro habitat:  “Le abitudini mi danno sicurezza – spiega – non c’è dubbio che così come sostengo che l’ambiente deve essere tutelato, io stesso non posso convivere con un ambiente che mi fa stare male. Non giocare a tennis non è una tragedia. La settimana scorsa non ho seguito Montecarlo e nemmeno la Champions League. C’è anche altro nella vita”.

La pressione è una nemica da gestire: “Per 15 anni ho dato tutto per arrivare in cima e quando sono arrivato ho rivalutato cose che erano finite nel dimenticatoio. Amicizie, vita privata, il tempo da dedicare solo ed esclusivamente a me stesso. Non può esserci solo il tennis, non fa bene al mio cervello e nemmeno al mio corpo”.

Dopo l’euforia un profondo senso di vuoto: “Dopo avere centrato le finali dell’ATP di Londra mi sentivo bene e carico. Poi sono sprofondato in un buco nero emotivo. Preparare questa stagione è stato molto difficile. Il tennis si evolve molto velocemente, di settimana in settimana se non addirittura di giorno in giorno. É un momento di debolezza al quale sto lavorando. Spero ancora di poter recuperare la mia migliore condizione, fisica ed emotiva”.

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