Giro d’Italia, richiesta clamorosa: la notizia è ufficiale. Il Ministro delle Infrastrutture Giovannini avanza una proposta in vista della tappa di venerdì 
Il Giro d’Italia è appena entrato nell’ultima settimana di gara. Domenica prossima la Corsa Rosa si concluderà con una tappa a cronometro di 30 chilometri che porterà la carovana da Senago a Milano. Venerdì 28 è invece in programma l’ultima frazione di montagna particolarmente impegnativa con i 176 chilometri da Abbiategrasso ad Alpe di Mera. Una tappa difficilissima in cui potrebbe nuovamente ergersi a protagonista la maglia rosa Egan Bernal. Una tappa che prevede, al chilometro 85, l’ascesa verso la cima del Mottarone, un nome tristemente noto da qualche giorno per essere balzato agli onori della cronaca a causa del tragico incidente della funivia in cui sono morte 14 persone.
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La Corsa Rosa ha già visto modificare il percorso del cosiddetto tappone dolomitico: a causa del maltempo gli organizzatori del Giro d’Italia sono stati praticamente costretti ad eliminare l’ascesa al Pordoi, la cosiddetta Cima Coppi. E proprio in occasione della frazione di venerdì 28 maggio potrebbe ripetersi una circostanza simile.
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Giro d’Italia, arriva la richiesta: il Ministro Giovannini propone di non correre sul Mottarone
Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha infatti inviato una richiesta formale agli organizzatori del Giro d’Italia di modificare il percorso della terzultima tappa della gara, che dovrebbe passare per la cima del Mottarone venerdì 28 maggio, per rispetto nei confronti delle vittime della tragedia della funivia. Lo si legge in una nota ufficiale del Ministero. Nella riunione tecnica svoltasi ieri a Stresa con istituzioni e autorità locali, il Ministro aveva concordato sull’opportunità della modifica del tragitto e si era immediatamente attivato per contattare gli organizzatori. La risposta alla richiesta del Ministro arriverà in giornata ed è molto probabile che sia positiva.
