Giro d’Italia 2021, cambia il percorso della 16^a tappa a causa del maltempo. Saltano Fedaia e Pordoi, il percorso scende a 152 chilometri 
Il maltempo sconvolge il Giro d’Italia. Quello di oggi doveva essere il d-day della Corsa Rosa: in programma la tappa più attesa del Giro d’Italia 2021, la frazione regina da Sacile a Cortina d’Ampezzo con i suoi 212 chilometri di lunghezza e i suoi spettacolari 5700 metri di dislivello suddivisi fra tre ascese leggendarie che hanno fatto la storia della Corsa Rosa: Passo Fedaia, Passo Pordoi e Passo Giau. In realtà, non ci sarà quasi nulla di tutto questo. A causa delle forti piogge e nevicate che cadono abbondanti da ieri, gli organizzatori hanno cambiato il percorso sotto le forti pressioni dei corridori. Si partirà regolarmente da Sacile, si affronterà La Crosetta, il Fedaia e il Pordoi vengono cancellati, mentre si scalerà il Giau per poi affrontare la discesa dalla cima a Cortina. La tappa misurerà quindi 152,2 km anziché 212: sessanta chilometri in meno.
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Il percorso di questa frazione era disegnato su misura per gli scalatori e i passisti adatti alle salite più aspre. Una condizione che tutto sommato rimane tale: di certo però, tagliando due cime leggendarie come Fedaia e Pordoi, la tappa dovrebbe offrirsi alla portata di un maggior numero di ciclisti. Confermato il Passo de La Crosetta (km 25) da Vittorio Veneto. Questo è un Gran Premio della Montagna di prima categoria di 11,6 chilometri al 7,1% con punte dell’11%. Un centinaio di chilometri di saliscendi e gallerie porterà alla parte decisiva della frazione che a questo punto si può identificare in quella che nel percorso originario doveva essere l’ultima grande asperità, il durissimo Passo Giau. 
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Giro d’Italia 2021, favoriti della 16^a tappa: spazio a scalatori e passisti
Nonostante i tagli pesanti apportati dagli organizzatori al percorso, la frazione di oggi è ancora in grado di regalare potenzialmente qualche scossone alla classifica generale. Chi ha in animo di dare l’assalto alla maglia rosa Egan Bernal, ha oggi l’occasione forse irripetibile di sferrare un attacco in grande stile. Ovviamente lo scalatore colombiano si presenta come uno dei grandi favoriti se non addirittura il grande favorito, alla luce delle mutate caratteristiche altimetriche della tappa. A ruota seguono gli altri uomini di classifica da Simon Yates (Team BikeExchange) passando per Damiano Caruso (Bahrain Victorius), Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech), sino al quinto in classifica, Hugh Carthy (EF Education Nippo).
