Nuoto, che imprese: le australiane sono pronte per Tokyo

Nuoto, che imprese: le australiane sono pronte per Tokyo. Le atlete ‘aussie’ spaventano le avversarie in vista degli imminenti giochi olimpici

Titmus nuoto
Ariarne Titmus (Getty Images)

L’Australia del nuoto affila le armi in vista delle Olimpiadi di Tokyo. I Trials olimpici in corso di svolgimento ad Adelaide hanno visto gli atleti ‘aussie’ offrire prestazioni superlative: un messaggio minaccioso lanciato agli avversari, in particolare gli americani, in vista degli imminenti giochi olimpici. La squadra australiana nel suo complesso è apparsa in smaglianti condizioni di forma, dando prova di grande vitalità in vista di Tokyo. Sono tanti i nuotatori in grado di puntare a medaglia, parecchi dei quali al metallo più prestigioso. Dell’elenco dei possibili favoriti fanno parte sicuramente Kaylee McKeown e Ariarne Titmus.

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La 19enne nativa di Redcliffe ha centrato il biglietto per il Giappone stabilendo il nuovo record del mondo dei 100 dorso donne in 57″45, migliorando il limite dell’americana Regan Smith (57″57). Un tempo straordinario che rafforza l’idea di una McKeown tra le pretendenti all’oro olimpico in questa specialità e anche nella doppia distanza (200 dorso) che vedrà tra le possibili protagoniste a Tokyo anche l’italiana Margherita Panziera. Oltre alla McKeown, si è qualificata per le Olimpiadi anche Emily Seebohm, in 58″59. A realizzare l’altra grande impresa dei Trials è Ariarne Titmus, cui spetta di diritto il ruolo di “Anti-Katie Ledecky”. L’australiana, quest’oggi, è stata autrice della seconda prestazione di sempre nei 400 stile libero femminili con il tempo di 3’56″90, nuovo record nazionale e del Commonwealth, a pochissimo dal primato del mondo di Katie Ledecky (3’56″46, nuotato alle Olimpiadi di Rio 2016).

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Olimpiadi Tokyo
Un’immagine della baia di Tokyo dominata dai Cinque Cerchi (Getty Images)

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Una prestazione mostruosa se si tiene conto che fino ai 350 metri la 20enne originaria di Launceston era in vantaggio sul record dell’americana (57″31, 1’57″49, 2’57″77). Uno squillo forte e chiaro di Ariarne Titmus, pronta a battere la grande rivale made in Usa e a migliorare il record mondiale tra quarantacinque giorni in Giappone.

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