Gigi Buffon, comincia male l’avventura a Parma: l’accusa dei tifosi – FOTO

Gigi Buffon non ha ricevuto l’accoglienza che sperava dai tifosi del Parma che non hanno dimenticato il passato. Lo striscione

Gigi Buffon
Getty Images

Gigi Buffon ha fatto la sua scelta: giocherà con il Parma, la squadra che lo ha lanciato ad altissimi livelli quando era ancora giovanissimo. Una decisione presa con il cuore, che lo porta in Serie B ma con l’obiettivo dei Mondiali in Qatar del 2022.

Buffon vuole chiudere la carriera con il sesto mondiale per stabilire un nuovo, decisamente battibile, record. Per farlo ha scelto Parma: è lì dove è diventato “Superman”, con tanto di video-presentazione rievocativa e da brividi.

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“Ed ora continuiamo a divertirci”, ha scritto Gigi sui social nel momento in cui è stato ufficializzato il suo accordo con la società emiliana. Eppure per il portiere ex Juventus non ci sono solo gioie in queste giornate.

Gigi Buffon attaccato dai tifosi del Parma: “Non puoi tornare da eroe”

In panchina col Parma
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Se Gigi si aspettava un’accoglienza da “Superman” dovrà rivedere i suoi piani, infatti. I tifosi del Parma non hanno dimenticato il “tradimento” del portiere quando abbandonò una squadra piena di campioni per andare a giocare con la Juventus, rompendo di fatto un “patto di sangue” all’interno dello spogliatoio parmense.

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Alcuni supporters hanno quindi fatto presente a Buffon di non essersi scordati del fattaccio e hanno affisso uno striscione eloquente: “Te ne sei andato da mercenario, non puoi tornare da eroe. Onora la maglia”.

Buffon quindi troverà una parte di tifoseria ostile al suo ritorno. Nonostante questo lui continua a mandare messaggi d’amore verso la città che lo ha lanciato nell’elite del calcio: “Parma è tutti noi perché tutti noi portiamo una Parma nel cuore. Parma mi attende. Perché certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi. E qualche volta, solo per chi ci crede, ritornano”. Questa una parte della lettera pubblicata oggi sulla Gazzetta dello Sport. E chissà, magari Gigi farà ricredere anche quei tifosi scontenti.

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