Tour de France, agenti nell’albergo della Bahrain Victorious: perquisizioni

Ciclismo in subbiglio, al Tour è il giorno della mitica scalata al Tourmalet: ma la notte è stata molto agitata nel quartier generale della Bahrain Victorious, la squadra di Colbrelli e Cattaneo

Ciclismo Doping
Un kit per il controllo antidping utilizzato in tutte le competizioni ciclistiche internazionali (Getty Images)

Blitz della Gendarmerie francese nell’albergo della Bahrain Victoriuous, una delle società di punta del Tour de France che sta vivendo tappe decisive sulle scalate ai Pirenei prima del ritorno verso Parigi. Un altro motivo di preoccupazione per il ciclismo professionistico.

Ciclismo, perquisizioni in albergo

Stando alle notizie che sono state confermate anche dalla dirigenza del Team, almeno una cinquantina di agenti della OCLAESP, la divisione investigativa della polizia francese che si occupa di ambiente e sanità – una sorta di omologo di quello che sono i NAS per l’arma dei Carabinieri – hanno fatto irruzione nell’albergo della squadra chiedendo di verificare i file di tutte le persone presente, ciclisti, dirigenti, tecnici e meccanici.

Sarebbero state effettuate anche una serie di perquisizioni mirate a farmaci e integratori. Il dirigente della squadra Milan Erzen minimizza: “Un controllo di routine come molti altri anche se potevano esserci tempi e modi diversi. Sono arrivati in forze, ci hanno svegliato dopo una tappa durissima e prima della frazione più dura del tour: hanno controllato tutto… pullman, ammiraglia, uffici, medicheria senza spiegarci né cosa volevano né cosa cercassero. Dopo un’ora ci hanno ringraziato della disponibilità e se ne sono andati”.

La Bahrain Victorious ha delegato il proprio staff legale di fare chiarezza sulla vicenda.

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L’indagine sui ciclisti del Tour

La perquisizione sarebbe la conseguenza di una inchiesta aperta prima ancora dell’inizio del Tour dalla procura francese di Marsiglia. L’ipotesi – secondo quanto cità il quotidiano francese l’Equipe – è quella di acquisto, trasporto, detenzione e uso di sostanze vietate destinate alla frode sportiva e senza giustificazione medica. Sequestrati documenti, farmaci, prescrizioni mediche e computer. La squadra ha presentato una protesta ufficiale.

Molti i ciclisti che hanno reagito malissimo alla perquisizione. Proteste anche da parte dei corridori della Movistar, che si trovava nello stesso albergo ma che non ha subito alcuna perquisizione né accertamento.

La figura di Milan Erzen resta al centro dell’attenzione dopo che il suo nome era coinvolto nell’operazione Aderlass, un’indagine tra Svizzera, Germania e Austria che aveva fatto luce sulle prestazioni sportive di decine di atleti, di sci, sollevamento pesi e ciclismo. Tutti legati al preparatore atletico Mark Schmid. Ma nei confronti di Erzen al momento ci sono sono capi d’accusa.

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