Tour, Pogacar è il padrone assoluto: dominio anche sui Pirenei

La 17esima tappa testimonia l’assoluta superiorità della maglia gialla Tadej Pogacar che attacca a ripetizione anche sull’ultima salita del Col de Portet

Tour Pogacar
Tadej Pogacar, sempre più leader assoluto del Tour de France (Foto Tour de France Twitter)

Tadej Pogacar si difende attaccando: impressionante l’azione dello sloveno che sull’ultima salita verso il Col de Portet imprime un ritmo forsennato andando personalmente al comando e all’attacco. Per primo sul traguardo della frazione, dopo una rampa conclusiva impressionante, è proprio Pogacar che agli avversari non lascia nemmeno le briciole. Secono Vingegaard poi Carapaz che per primo aveva tentato l’attacco decisivo. Gaudou ottimo quarto. Un’azione che ridimensiona in modo forse definitivo Uran, incapace di tenere il ritmo dello sloveno.

Tour, la 17esima tappa: Pogacar padrone

Come prevedibile il crescendo di salite dal Col de Peyresourde, Col de Val Louron-Azet e Col du Portet, è stato l’ennesimo esame per la maglia gialla Tadej Pogacar e la sua squadra. Gli attacchi ci sono stati, e tanti. Ma Pogacar si è sempre difeso con estremo ordine e senza nemmeno doversi dannare l’anima mantenendo sotto controllo gli uomini apparentemente più pericolosi, in modo particolare Uran e Vingegaard, i più vicini in classifica generale.

Con un ritmo sempre più alto e moltissimi ciclisti quotati in grande difficoltà, tra i quali Quintana, Geraint Thomas, Poel e Martin, tutti corridori che tappa dopo tappa avevano dimostrato qualche velleità di alta classifica, Pogacar controlla con la superiorità di chi è assolutamente padrone del suo destino.

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Ordine d’arrivo e classifica generale

Sull’ultima rampa che porta alla vetta del Col du Portet, raggiungendo Anthony Perez che si era sacrificato in una strenua azione solitaria, Pogacar manda l’ennesimo messaggio ai suoi avversari. A otto km dall’arrivo si alza sui pedali, supera Perez, va in testa e alza ancora il ritmo a fare selezione. Inizialmente Uran, Carapaz e Vingegaard con Castroviejo cercano di tenergli testa. Lo sloveno non fa sconti e uno strappo dopo l’altro ridimensiona i suoi avversari, in particolare Uran, senza riuscire a scrollarsi di dosso Carapaz e Vingegaard che gli arrivano comunque alle spalle dopo l’ultimo scatto decisivo a 150 metri dal traguardo. Un’azione semplicemente mostruosa.

Cambia dunque la classifica generale con Pogacar sempre più isolato al comando davanti a Vingegaard (5.39” di distacco) e Carapaz (5.43”).

La 18esima tappa in programma domani è una delle più dure, se non la più dura in assoluto di tutto il tour. Si parte da Pau con arrivo dopo oco meno di 130 km a Luz Ardiden: quattro i gran premi della montagna, prima le modeste salite a Cote de Notre Dame te Pietat (370) e Cote de Loucrup (528) poi il mitico Tourmalet (2115) con un terribile arrivo in salita, oltre 13 chilometri a una media di 7.4%. Partenza alle 13.35 per una frazione che potrebbe diventare decisiva in vista del ritorno al nord, con un ultima tappa a cronometro in programma sabato, e il traguardo di Parigi.

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