Sabato 24 luglio si terrà la corsa di ciclismo maschile su strada che assegna una delle prime medaglie delle Olimpiadi di Tokyo, con Nibali grande protagonista
Il ritiro dal Tour di Vincenzo Nibali era pianificato: con la corsa a tappe francese e le Olimpiadi così ravvicinate era inevitabile fare delle scelte. E tutti i ciclisti che hanno deciso di puntare anche su Tokyo di fatto hanno già abbandonato il Tour.
Nibali guarda alle Olimpiadi
Tra questi anche Vincenzo Nibali che ha sfruttato le tappe del Tour per rimettersi in piena condizione dopo un anno fino a oggi piuttosto complicato a causa dalla frattura rimediata ad aprile durante una brutta caduta in allenamento.
Per Lo Squalo i test sono stati tutti eccellenti anche senza vittorie. Nibali ci ha provato nella sua ultima tappa, durante la prima frazione pirenaica che portava ad Andorra: una bella azione in una tappa non completamente adeguata alle sue caratteristiche. Ma che ha dimostrato che il ciclista italiano è di nuovo nelle condizioni di poter puntare a qualche risultato.
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In vista di Tokyo
Nonostante l’incidente, la frattura, la rieducazione e il lento recupero le condizioni di Vincenzo Nibali sono discrete. Inutile sottolineare che la squadra italiana di ciclismo punta moltissimo su di lui per la gara olimpica: “Sono soddisfatto della mia preparazione – dice Nibali – anche se di solito il Tour cerco sempre di completarlo e di puntare a qualche vittoria, stavolta ho rispettato un programma simile a quello del 2016 quando ci stavamo preparando per Rio. Sono fiducioso, le sensazioni sono buone. Cercheremo di fare bene ma molto dipenderà dalla squadra”.
Con il fuoriclasse messinese il CT della nazionale olimpica di ciclismo Cassani ha convocato Giulio Ciccone, Gianni Moscon, Alberto Bettiol e Damiano Caruso. L’obiettivo è una medaglia. Magari quell’oro vinto sei volte dagli atleti azzurri: l’ultimo fu Paolo Bettini, ad Atene nel 2004.
