Olimpiadi, un positivo sull’aereo italiano: si teme un focolaio

Le varie delegazioni italiane di atleti che prenderanno parte alle prossime Olimpiadi stanno arrivando a Tokyo tra molti controlli e tante preoccupazioni

Giro d'Italia Nibali
Vincenzo Nibali, a bordo dell’aereo con un uomo positivo al Covid (Getty Images)

A Tokyo i controlli relativi alla pandemia sono al massimo della loro intensità, le restrizioni sono rigidissime. Purtroppo i motivi per un così alto numero di verifiche ci sono tutti: dalla scorsa settimana, da quando il Villaggio Olimpico ha cominciato a popolarsi di tecnici e di atleti i casi di positività al Covid si sono moltiplicati.

Olimpiadi, un positivo sull’aereo italiano

La preoccupazione purtroppo riguarda anche la squadra azzurra che proprio in queste ore sta raggiungendo Tokyo. Sul volo partito da Fiumicino atterrato domenica all’aeroporto internazionale di Haneda c’era anche un passeggero italiano risultato positivo al Covid. Un giornalista.

L’uomo, asintomatico e che aveva passato tutti i controlli alla partenza, è stato fermato all’atterraggio: ogni passeggero che ha l’accredito olimpico, che si tratti di un atleta, di un allenatore, di un funzionario o di un giornalista, viene sottoposto a un tampone salivare e barcodato. Senza il codice non può spostarsi, assistere alle gare, salire sui mezzi. E il test deve essere ripetuto e convalidato ogni 48 ore.

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Simona Quadarella, anche lei sull’aereo: controlli supplementari per la primatista (Getty Images)

Controlli per gli Azzurri

Sullo stesso volo del giornalista italiano, che ora è in cura e in isolamento,  c’erano almeno una quarantina di componenti della delegazione di 384 atleti (197 uomini e 187 donne) iscritte alle competizioni olimpiche. Tutta la squadra di basket maschile, che torna alle Olimpiadi dopo 17 anni, quella di ciclismo su strada e su pista (compreso Vincenzo Nibali) la squadra di boxe femminile e alcune delle nostre stelle di nuoto e tuffi: dalla primatista Simona Quadarella a Noemi Batki e Lorenzo Marsaglia.

Quando la notizia della positività si è diffusa, tutti gli atleti si sono sottoposti a un ulteriore controllo, per sicurezza. Tutti i passeggeri dell’aereo, in particolare quelli che erano seduti vicino al giornalista in isolamento, sono stati verificati e per ora risultano tutti negativi. Ma la preoccupazione rimane…

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