Le Olimpiadi cominciano male: giallo allo Stadio Olimpico, c’è paura

In un clima di grande incertezza dovuto alla pandemia, ai molti forfait e alla totale assenza del pubblico, le Olimpiadi registrano anche un vero e proprio giallo avvenuto nello stadio nazionale di Tokyo

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Il National Stadium di Tokyo, ricostruito per le Olimpiadi (Getty Images)

Violenza sessuale nello Stadio Olimpico. La notizia è stata riportata oggi da Dan Palmer, editorialista del sito Inside the Games che cita fonti ufficiali di polizia e della prefettura di Tokyo che avrebbero confermato l’episodio.

Olimpiadi, stupro allo Stadio

C’è di che preoccuparsi. Considerando che le Olimpiadi non sono nemmeno ancora iniziate e che il clima intorno ai giochi è di grande tensione. Preoccupazione per il contenimento della pandemia, dopo che in queste ultime ore si sarebbero riscontrate diverse positività al Covid sia tra gli atleti che sono già arrivati a Tokyo che tra alcuni tecnici e funzionari.

Stando a quanto riportato dal giornalista, sulla base di notizie confermate dalla polizia, ci sarebbe anche un arresto: un uno di 30 anni originario dell’Uzbekistan. L’episodio risale a venerdì sera quando all’interno del Japan National Stadium si stavano svolgendo le prove generali della cerimonia inaugurale.

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Gli anelli olimpici davanti allo Stadio Nazionale di Tokyo (Getty Images)

I fatti e le accuse

L’uomo arrestato sarebbe uno dei tanti operai incaricati degli allestimenti. La donna è una delle numerose persone che stanno lavorando alle strutture dello stadio per conto di ditte appaltatrici per gli allestimenti tecnici e scenografici. La donna, soccorsa e trasferita all’ospedale dove i primi controlli hanno confermato lo stupro, ha presentato denuncia. L’uomo, che ha respinto le accuse, resta in custodia cautelare.

Il comitato organizzatore di Tokyo 2020 si è detto al corrente dell’episodio: “É deplorevole che un episodio del genere sia avvenuto proprio in prossimità della cerimonia inaugurale e che questo possa costare una minaccia per la fiducia di atleti e ospiti nei confronti della sicurezza dei giochi. Stiamo seguendo le indagini fornendo la massima collaborazione. Il sospettato non ha legami con il Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 e le sue società appaltatrici, ma lavora per un appaltatore che presta servizio nell’ambito degli allestimenti”.

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