Qualificazioni Mondiali, bufera su Ungheria-Inghilterra: accuse pesanti

I tifosi ungheresi hanno davvero esagerato durante Ungheria-Inghilterra: piovono accuse pesanti e la Federazione valuta il da farsi

Tifosi Ungheria
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Questa settimana, con i campionati fermi, l’attenzione degli appassionati di calcio è ricaduta inevitabilmente sui match di qualificazione ai prossimi mondiali. Se l’Italia ha faticato più del previsto e non è riuscita ad ottenere tre punti contro la Bulgaria, meglio hanno fatto i rivali degli azzurri nella finale di Wembley.

L’Inghilterra infatti continua a dominare il suo girone e ieri sera ha conquistato la quarta vittoria su quattro partite, superando facilmente l’Ungheria. Ma la gara tra ungheresi e inglesi passerà alla storia soprattutto per quanto combinato dai supporters di casa durante il corso della partita.

Ungheria-Inghilterra ha visto i tifosi ungheresi macchiarsi di nuovo di cori razzisti e lancio ripetuto di oggetti in campo. Una questione che va oltre il calcio e che sfocia negli stadi europei da ormai troppo tempo, visto che gli stessi già erano stati protagonisti in negativo durante Euro 2020.

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Ungheria-Inghilterra, cori razzisti e lancio di oggetti da parte dei tifosi ungheresi: imbarazzo Uefa e Fifa

Ungheria-Inghilterra
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E così, quando i calciatori inglesi si sono inginocchiati prima del fischio iniziale per onorare il “Black lives matters”, sono cominciati gli ululati razzisti da parte degli ungheresi che già durante il riscaldamento si erano scagliati contro Jude Bellingham.

Poi, quando Sterling ha portato in vantaggio la Nazionale dei tre leoni, gli ultras lo hanno bersagliato colpendolo con bicchieri di carta e bottigliette, ripetendo lo stesso atteggiamento sul 3-0 di Maguire ma aggiungendo al tutto anche dei fumogeni. Per finire, durante l’intervista post-partita di Southgate, sono arrivati cubetti di ghiaccio in direzione dell’allenatore.

Kane a fine partita ha annunciato: “Parlerò con i miei compagni, denunceremo tutto all’Uefa”. In realtà i tifosi ungheresi, secondo la Uefa, non avrebbero dovuto partecipare al match in quanto dopo Euro 2020 l’organo europeo ha disposto 3 match a porte chiuse per l’Ungheria, sempre a causa di comportamento razzista.

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Il problema è che, trattandosi di qualificazioni mondiali, l’evento è gestito dalla Fifa e di conseguenza alla Puskas Arena è stata aperta a 67000 spettatori. Probabilmente arriverà una nuova squalifica, ma nel frattempo il danno è stato fatto.

 

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