Ferrari, una statistica fa sognare i tifosi: Sainz e Leclerc sono una garanzia. I piloti del Cavallino Rampante sono divisi da solo mezzo punto in classifica 
Le impressioni destate dalla Ferrari negli ultimi due Gran Premi, sulle piste di Sochi e Istanbul sono davvero positive. L’introduzione della nuova batteria nella parte elettrica della power unit, sembra aver ridonato verve ad un motore nettamente inferiore alla concorrenza nel corso degli ultimi due anni. Adesso Sainz e Leclerc possono lottare quasi ad armi pari, almeno dal punto di vista della potenza. Solo una strategia sbagliata (oltre alle condizioni meteo), hanno impedito al monegasco di salire sul podio in Turchia, mentre lo spagnolo ha strappato un ottimo terzo posto in Russia. Ora il prossimo appuntamento sarà ad Austin, per il Gran Premio delle Americhe. Una pista su cui è da sempre fondamentale la velocità di punta. Un altro test importantissimo per capire veramente i pass avanti compiuti dal Cavallino Rampante.
LEGGI ANCHE >>> Formula 1, Sebastian Vettel all’attacco: i motivi delle sue critiche
LEGGI ANCHE >>> Hamilton, le dichiarazioni controcorrente: i fan applaudono
Ferrari, una statistica fa sognare i tifosi: Sainz e Leclerc quasi sempre tra i primi 10
Nella lotta al terzo posto nella classifica dei costruttori farà di certo la differenza l’affidabilità e la costanza di rendimento. In questo La Ferrari sembra essere davanti ai rivali della McLaren. In realtà, analizzando la statistica dei piazzamenti tra i primi dieci della coppia di piloti, la Rossa è addirittura davanti a tutti, meglio anche di Red Bull e Mercedes.
Sainz e Leclerc sono arrivati in top-10 in 26 occasioni su 16 Gran Premi disputati. Gli unici passi falsi sono quelli di Le Castellet (Sainz 11° e Leclerc 16°) e Portimao (Sainz 11°), oltre all’esclusione di Leclerc dalla partenza di Monaco e il 15° posto a Sochi, a causa della pioggia negli ultimi giri. Mercedes, Red Bull e McLaren sono appaiate a 25 piazzamenti, a testimoniare che almeno sull’affidabilità la squadra di Mattia Binotto non ha nulla da invidiare. Manca l’ultimo passo sulla competitività per essere davvero lì davanti all’inizio del 2022.
