Serena Williams ha rivissuto una pagina triste della sua vita e non ha trattenuto le lacrime: il racconto della tennista afro-americana 
Serena Williams non trattiene le lacrime e racconta le sue emozioni a Red Table Talk. Una delle dominatrici del tennis mondiale, ormai arrivata a fine carriera, ha avuto modo di vedere e commentare la pellicola “Una famiglia vincente – King Richard” che uscirà al cinema il 13 Gennaio 2022 e che racconta degli sforzi fatti da suo padre Richard per condurre al successo lei e sua sorella Venus.
Il film, prodotto dalla Warner Bros, vede il pluripremiato attore Will Smith nelle vesti di Richard Williams, l’uomo che grazie alla sua tenacia è riuscito a dare alle sue figlie un futuro glorioso. Nonostante le difficoltà infatti il papà ed allenatore delle due sorelle Williams ha saputo portare le sue ragazze dalle strade di Compton fino all’olimpo del tennis.
Una storia che, rivista da spettatrice, ha inevitabilmente commosso Serena: “Un grande (il padre, ndr) anche solo per permetterci di giocare in uno sport che era completamente da ‘bianchi’. Ci diceva che saremmo state le migliori, era qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima”.
LEGGI ANCHE: Tennis, Serena Williams spiazza tutti: “Giocherò solo quel torneo”
Serena Williams si commuove alla visione del film su suo padre: le sue parole
Oltre a parlare del suo passato complicato e degli sforzi fatti da suo padre per far sì che lei diventasse una stella del tennis, Serena si è soffermata su un altro particolare della sua vita che l’ha toccata particolarmente: la scomparsa di sua sorella Yetunde, uccisa il 14 settembre 2003.
LEGGI ANCHE: Tennis, Peng Shuai è scomparsa: il fattaccio dopo le accuse di stupro
Yetunde era la sorella maggiore di Venus e Serena ed il suo ricordo, riprodotto fedelmente nel film, non l’ha lasciata indifferente: “Penso di aver pianto tutto il tempo. Ogni volta che è apparsa nel film, io ho iniziato a piangere. È solo che…mi manca. Anche lei amava divertirsi. Sapeva come divertirsi. Era il Team V originale. Prima che ci fosse un Team V, lei era il Team V”.
