Plusvalenze Juventus, la richiesta fa tremare tutti: “Retrocessione in B”

Plusvalenze Juventus, la richiesta fa tremare tutti: “Retrocessione in B”. L’inchiesta della Procura di Torino scatena i consumatori

Uno tsunami potenziale che rischia di travolgere la Juventus e anche altre società di Serie A, ma non solo. Tutto questo può diventare l’inchiesta della Procura di Torino sulle plusvalenze che da venerdì scorso è diventata l’argomento principe, ancora più della crisi di risultati attraversata dalla squadra di Allegri.

Nedved, Agnelli, Paratici (LaPresse)

Sull’argomento, oggi è intervenuto ufficialmente il Codacons che ha ricostruito il quadro della situazione ma soprattutto ha avanzato una richiesta pesante. Il presidente, Marco Donzelli è certo che l’impianto accusatorio sia molto grave e getta ombre pesanti sul ultime stagioni di Serie A.

Da qui la richiesta: “Se la Juventus dovesse essersi illegittimamente avvantaggiata sui club rivali con operazioni di questo tipo allora verrebbe meno la regolarità degli ultimi campionati di calcio. E come conseguenza, la Federazione e l’Authority per la concorrenza del mercato dovranno intervenire e sanzionare i responsabili. Aldilà delle responsabilità individuali, il club non potrà andare esente da punizione. Per questo e a tutela di migliaia di tifosi presenteremo un esposto all’Antitrust ed alla Procura Federale chiedendo la retrocessione del club bianconero in Serie B e la revoca degli ultimi scudetti vinti con l’ombra di queste operazioni potenzialmente illecite”.

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Plusvalenze Juventus, la richiesta fa tremare tutti: i prossimi passi dell’inchiesta

Intanto però l’inchiesta va avanti e questa settimana, come anticipa il Corriere dello Sport, in Procura dovrebbero essere ascoltati altri dirigenti. Quelli nuovi, come Maurizio Arrivabene, e quelli che già erano alla guida del club. Compresi i responsabili del Settore Giovanili che potrebbe essere stato usato per le eventuali manovre illecite.

Calciomercato Juventus
(LaPresse)

Entro domenica poi  la giustizia ordinaria passerà le proprie carte alla Figc che potrà così avviare il procedimento sportivo. Nel mirino degli inquirenti, come spiega ‘La Gazzetta dello Sport’, anche i rapporti con i procuratori sportivi piccoli ma soprattutto grandi, come Mino Raiola oppure Jorge Mendes.

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