Caos plusvalenze, rischia anche Cristiano Ronaldo: spuntano le carte segrete? Ogni giorno l’inchiesta si arricchisce di nuovi particolari
L’inchiesta sulle presunte plusvalenze fittizie realizzate dalla Juventus si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari e l’ultima conferma è clamorosa. La Procura di Torino sta indagando anche sulle cifre della cessione di Cristiano Ronaldo al Manchester United la scorsa estate.
Un affare concluso il 31 agosto 2021 e che allo United è costato costato 15 milioni di euro, più altri 8 legati al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi. Un’operazione che ha prodotto una svalutazione di 14,4 milioni di euro, contabilizzata nell’esercizio 2020/2021 del club.
Ora però i magistrati vogliono vederci chiaro e la conferma arriva direttamente dalla Juventus con un comunicato. Nel mirino ci sono i “valori economici della cessione del calciatore Dos Santos Aveiro Cristiano Ronaldo”. Ma ancora una volta il club ribadisce che “Juventus sta collaborando con gli inquirenti e con la Consob e confida di chiarire ogni aspetto di interesse degli stessi, ritenendo di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie”.
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Caos plusvalenze, rischia anche Cristiano Ronaldo: l’intercettazione sul documento fantasma
Ma quei documenti segreti e non ufficiali legati al contratti di Cristiano Ronaldo nei suoi tre anni alla Juventus esistono veramente oppure no? Oggi l’Ansa riferisce il testo di un’intercettazione tra l’avvocato della Juventus, Cesare Gabasio, e il ds Federico Cherubini, risalente al 23 settembre scorso.
Gabasio nomina una carta “che tecnicamente non deve esistere. Se salta fuori ci saltano tutti alla gola sul bilanci… i revisori e tutti… poi magari dobbiamo fare una transazione finta…”. Nessuno sa se si riferisse veramente a Ronaldo, ma ci penserà la Procura a stabilirlo.
Intanto però il club teme ripercussioni fortissime sul bilancio, soprattutto in ottica delle prossime sessioni di mercato e la tempesta sembra solo all’inizio. Tra qualche settimana toccherà anche alla giustizia sportiva mettersi in moto, non appena avrà tutte le carte in mano.
