Dopo la clamorosa vittoria di Max Verstappen in un incredibile ultimo giro del gran premio del Qatar di Formula 1 ad Abu Dhabi i commissari esaminano i ricorsi della Mercedes
Sono passate quasi quattro ore da quando Hamilton è sceso dalla sua Mercedes ed è andato a stringere la mano a Verstappen ammettendo a denti stretti la vittoria del rivale.
Formula 1, Mondiale sub judice
Ma la Mercedes non ci sta. Sono addirittura tre i ricorsi presentati dalla scuderia tedesca alla commissione di gara e riguardanti l’atteggiamento di Verstappen poco prima del semaforo verde quando l’olandese era alle spalle di Hamilton in regime di safety car. Chiaro l’intento del team diretto da Toto Wolff: ottenere una penalizzazione dell’olandese, anche di pochissimi secondi che potrebbero costare la vittoria, e di conseguenza anche il titolo, a Verstappen.
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Le decisioni dei giudici
Una coda velenosissima su una vittoria intorno alle quali ci sono davvero tantissime polemiche. La Mercedes, che nel frattempo si è chiusa in silenzio stampa rifiutando qualsiasi dichiarazione fino a una decisione dei giudici.
La scuderia tedesca ha contestato non solo l’atteggiamento di Verstappen ma anche le modalità di gestione del regime di safety car. Sotto accusa Michael Masi, il direttore di corsa, che avrebbe amministrato il giro decisivo con un criterio diverso rispetto a quanto stabilito dall’articolo 48.12 del regolamento.
Visi molto tesi con tutti i dirigenti Mercedes e Red Bull ascoltati molto a lungo dai commissari di gara. Il primo ricorso della Mercedes, quello relativo all’affiancamento di Verstappen ad Hamilton in regime di safety car, è stato respinto. Poco dopo le 20 anche l’ultimo reclamo viene respinto: e la Mercedes deve rassegnarsi. Le polemiche continueranno: ma Verstappen è ufficialmente campione mondiale di Formula 1.
