Formula 1, Djokovic fa scuola: la FIA valuta l’obbligo del vaccino

Il caso Djokovic continua a far notizia e ora anche la Formula 1 potrebbe allinearsi all’ATP e richiedere l’obbligo vaccinale: le ultime

Il Covid continua a tenere sotto scacco i più grandi eventi sportivi del mondo. Negli ultimi giorni non si fa che parlare del caso relativo a Novak Djokovic che sta facendo di tutto pur di riuscire a disputare gli Australian Open senza vaccino.

Vaccino Covid
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In Australia, così come in altri Paesi nel mondo, hanno deciso infatti di non ammettere più sul proprio territorio le persone non vaccinate. La situazione legata al tennista serbo sta facendo riflettere anche le altre federazioni che sempre di più stanno prendendo la strada dell’obbligo vaccinale.

La prossima in ordine temporale ad allinearsi potrebbe essere la FIA. In vista del prossimo mondiale di Formula 1, infatti, c’è chi sta valutando l’inserimento dell’obbligo del vaccino per i componenti dei team e per i piloti del circus.

Formula 1, si valuta l’obbligo vaccinale: no ad un nuovo caso Djokovic

Formula 1 Australia
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La riflessione è diventata urgente, soprattutto perchè proprio nella prossima stagione si tornerà a correre a Melbourne dopo due anni di assenza. Ed il governo australiano ha già dimostrato con Djokovic di non voler far sconti a nessuno.

Per evitare che qualche pilota venga fermato all’entrata, e soprattutto per non alimentare polemiche mediatiche, la FIA starebbe quindi decidendo di intraprendere questa nuova via.

Il tema delle vaccinazioni in F1 è stato recentemente affrontato anche da Bruno Famin, Direttore delle Operazioni della FIA, che ha annunciato la possibilità di rendere obbligatorio il vaccino nella massima serie automobilistica.

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“Sappiamo che in alcuni luoghi, in alcuni paesi, ed in alcuni eventi, la vaccinazione obbligatoria sta andando avanti – ha ammesso all’agenzia di stampa DPA – è qualcosa che potremmo considerare, ma nulla è stato deciso al momento“.

Sull’argomento vaccini, o più sulla pandemia in generale, si è espresso di recente anche Toto Wolff: il manager della Mercedes ha però incentrato il suo discorso principalmente sulle nuove generazioni e su quanto i bambini abbiano sofferto in questi mesi.

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