I tifosi di Serie A resteranno a secco di gare in questo weekend, ma già dalla prossima settimana potrebbe esserci una gradita novità
Per tutti gli appassionati di calcio e soprattutto per i tifosi italiani questo fine settimana sarà decisamente triste e poco emozionante. La Serie A, infatti, osserverà un turno di stop a causa degli impegni internazionali di molti calciatori e anche per consentire a Roberto Mancini di effettuare alcuni test nello stage organizzato a Coverciano. 
La prossima settimana però il nostro campionato ripartirà con il botto visto che sabato 5 febbraio, alle 18, è in programma a San Siro il derby tra Inter e Milan che potrebbe mettere la parola fine sul discorso scudetto per i rossoneri, oppure riaprire clamorosamente la lotta.
E, con molta probabilità, lo stadio di Milano (ed anche gli altri in tutta Italia) torneranno a riempirsi e ad ospitare cori e coreografie. Se tutto andrà per il meglio, infatti, gli impianti italiani passeranno di nuovo al 50% della capienza.
Serie A, stadi verso riapertura al 50% dopo la sosta: l’annuncio
A dare l’annuncio del ritorno in massa dei tifosi negli stadi di Serie A e non solo è stato l’Amministratore Delegato della Lega Luigi De Siervo che, parlando alla Gazzetta dello Sport, ha dichiarato:
“Dalle informazioni che abbiamo, avremo almeno il 50 per cento ed è il minimo sindacale. Speriamo di poter raggiungere presto il 100 per cento della capienza degli impianti grazie al grande lavoro che sta facendo la sottosegretaria allo sport, Valentina Vezzali”.
Secondo quanto raccolto dal quotidiano rosa, inoltre, non servirebbe nemmeno un apposito decreto firmato dal Governo ma basterebbe soltanto il benestare della Federcalcio. Ad ogni modo De Siervo ha sottolineato quanto sia importante al più presto restituire ai supporters la possibilità di andare allo stadio, anche in ottica competizioni europee:
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“Dobbiamo tornare a un livello di normalità e riportare il pubblico negli stadi. Perché anche quando torneranno le coppe europee sarebbe un danno enorme per i nostri club giocare all’estero con il pubblico avversario e in casa senza tifosi, perderemmo il fattore campo”.
