Ferrari, Binotto suona la carica: tifosi al settimo cielo

Ferrari, Binotto suona la carica: tifosi al settimo cielo. Dopo il secondo e terzo posto di Jeddah, la testa è già in Australia

Il team principal della Rossa non smette di pensare in grande e sa che quest’anno ci si può giocare qualcosa di importante. L’appuntamento è per il 10 aprile sul tracciato di Melbourne.

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Mattia Binotto (AnsaFoto)

Il Gran Premio dell’Arabia Saudita ha sancito ancora una volta la competitività della Ferrari. Dopo i riscontri dei test e della prima gara in Bahrain, anche sul circuito di Jeddah, Leclerc e Sainz sono andati davvero forte. A tenergli testa ci sono solo le Red Bull e in particolar modo quella di Verstappen. Una sfida sul filo dei millesimi che in questa circostanza ha visto prevalere l’olandese campione del mondo in carica. Tra virtual safety car, sorpassi al limite e qualche episodio dubbio ai box, la Rossa si è vista sfuggire il secondo successo consecutivo davvero sul filo di lana. Come sottolineato da Leclerc perdere a pochi giri dalla fine brucia sempre, ma si può guardare con ottimismo al futuro, specie per la tipologia di piste su cui si andrà a correre a breve. Mattia Binotto aveva dichiarato la scorsa settimana come la testa fosse già proiettata su Imola, per il GP di casa (tutto esaurito e capienza massima). Prima c’è la tappa di Melbourne, dove le caratteristiche tecniche dell’Albert Park dovrebbero avvantaggiare la F1-75 più di quanto visto in questo week end.

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Ferrari
Ferrari in pista a Jeddah (AnsaFoto)

Il team princiapal di Maranello sa che la vettura quest’anno è molto competitiva e che il Mondiale si giocherà sul filo di dettagli. La felicità viene spontanea guardando la classifica e la salda testa in entrambe le graduatorie. Parlando ai microfoni di Sky Sport F1 al termine della gara, Binotto ha spiegato: “Su 88 punti in due gare ne abbiamo portati a casa 78. Per poco non facevamo la pole ieri, poi abbiamo ottenuto il secondo e terzo posto in gara con giro veloce“.

Vista l’ambizione di competere ai massimi livelli, però, il manager italo-svizzero trova spazio anche per una piccola polemica.

La gara è stata decisa da qualche episodio. A me personalmente dispiace l’unsafe relase di Max su Carlos. Se Carlos non rallenta gli va addosso. I dati della telemetria sono evidenti secondo noi, abbiamo subito comunicato l’episodio alla Direzione Gara, ma non hanno ritenuto che ci fossero gli estremi per la penalizzazione. Poi in occasione della ripartenza Perez non ha restituito la posizione a Sainz. La ripartenza dopo la Virtual Safety Car non ci ha premiato. Avevamo guadagnato due secondi, che ci permettevano di essere un po’ più a nostro agio nella gestione della testa della corsa. Invece dopo la ripartenza ci siamo trovati Verstappen attaccato al nostro cambio”.

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