Giorgio Chiellini, il futuro è già scritto: i tifosi sono al settimo cielo

Giorgio Chiellini, il futuro è già scritto: i tifosi sono al settimo cielo. Il capitano della Juventus ha già chiaro in mente quale sarà il suo prossimo percorso professionale

E’ un leader a tutto tondo da svariati anni. In campo, dove dopo l’addio di Buffon ha ereditato la fascia di capitano e fuori grazie a un carisma e una personalità fuori dal comune. Stiamo parlando di Giorgio Chiellini e della Juventus di cui è colonna portante e trascinatore da un decennio abbondante.

Dunque con i colori bianconeri nel cuore, dopo un’intera carriera dedicata alla Vecchia Signora, il formidabile difensore livornese sta per prendere la decisione più sofferta, ma prima o poi inevitabile: appendere gli scarpini al chiodo dopo oltre vent’anni trascorsi sui campi di calcio di tutto il mondo.

Chiellini
Giorgio Chiellini (Ansa)

Ma diversamente dalla stragrande maggioranza dei suoi colleghi, Chiellini ha già chiaro in mente il percorso da seguire. “Finché sei calciatore, sei focalizzato solo su quello. E io fino ad oggi nella mia testa sono sempre stato calciatore al 100%, quando fai questo lavoro non può che essere così. Di certo in futuro mi piacerebbe avere un percorso dirigenziale, in cui valorizzare il bagaglio di esperienza che ho maturato in questi anni e metterlo a disposizione in un contesto nuovo“.

Dunque, una brillante carriera da dirigente attende il difensore campione d’Europa in carica con la Nazionale. Ma prima è necessario mettere basi solide, in termini di studio e approfondimento: “Vorrei occuparmi di ciò che circonda il campo, ma prima ho molto da studiare. Conosco bene lo sport, ma non è sufficiente per fare bene il dirigente“.

Chiellini, il futuro da dirigente lo aspetta: “Ho tante idee in mente”

Chiellini
Giorgio Chiellini (Ansa)

Umile al punto giusto, Chiellini vuole lasciare un segno nel mondo del calcio anche da dietro a una scrivania e sagà come fare: “Il calcio italiano deve svecchiarsi, la mentalità è troppo conservatrice. Stadi, eventi per tutta la famiglia, format dei campionati: bisogna aprirsi al cambiamento o finirà tutto. Vanno cambiate le regole e soprattutto la mentalità“.

L’innovazione e le riforme strutturali sono al centro dei suoi programmi futuri. Ma il capitano della Juventus sa che non è facile riformare un sistema come quello che da anni imprigiona il calcio italiano “Anche le migliori proposte innovative faticano a passare, c’è un conservatorismo eccessivo. Nel mondo delle imprese e degli investimenti, quando una cosa va fatta, si fa. E le occasioni si sfruttano. Nel calcio le novità sono vissute come una minaccia anziché come un’opportunità”.

 

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