RC Auto 2022, il trucco legale per risparmiare: tutti gli italiani possono farlo

RC Auto 2022, il trucco legale per risparmiare: tutti gli italiani possono farlo. Se le polizze aumentano, c’è un modo per spendere di meno

Tutti gli automobilisti si sono resi conto che circolare sta diventando sempre più un problema perché il prezzo dei carburanti non smette di salire. Come non cessa però anche l’aumento delle polizze RC Auto 2022 che anche a giugno riservano brutte sorprese

Rc Auto 2022 (ANSA)

Un problema non da poco per le tasche degli italiani già messe a durissima prova da altre spese e da mancati guadagni. Ma c’è un modo assolutamente legale per difendersi e per risparmiare, anche fino a 100 euro l’anno. Perché da quando è entrato in vigore il regime del libero mercato è cominciata anche l’attività dei siti di comparazione che funzionano bene anche in altri settori.

Portale che mettono a confronto molte compagnie proponendo i preventivi rivolti agli automobilisti, con diverse possibili combinazioni. Collegandosi e inserendo tutti i dati necessari, chi deve sottoscrivere un’assicurazione potrà effettuare gratuitamente  i preventivi paragonando diverse compagnie in tempo reale. E tutto questo, senza muovere un passo da casa.

RC Auto 2022, il trucco legale per risparmiare: come funziona la comparazione

Questa è la regola generale, ma c’è un vero trucco che tutti possono adottare quando si tratta di paragonare i prezzi delle RC Auto per capire dove possono veramente risparmiare. Il segreto è quello di non avere fretta, ma anche non aspettare fino all’ultimo momento e sono due i numeri magici, 20 e 25.

In parole povere, dobbiamo effettuare la verifica con preventivi richiesti a distanza dalla scadenza, ma non troppo. Tra i 20 e i 25 giorni prima perché come dimostrano molti studi di settore, molto presto o molto tardi si combina un disastro. In pratica chi chiede un preventivo quando mancano più di 25 giorni alla scadenza della polizza, farà salire i premi e ridurre il risparmio.

RC Auto
RC Auto (Ansa)

Le compagnie infatti considerano le dichiarazioni degli utenti prive di riscontri, perché una polizza in scadenza dopo 30 giorni non ha  completato il periodo di osservazione utile per gli attestati di rischio. Lo stesso vale per i preventivi effettuati in prossimità scadenza della polizza. Perché in quel caso le compagnie considerano il soggetto come approssimativo e disorganizzato e questo può incidere anche sul suo stile di guida.

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