Ferrari, anche Binotto perde la pazienza: le parole sono una sentenza!

Ferrari, anche Binotto perde la pazienza: le parole sono una sentenza! Il ritiro di Baku non è andato giù al team principal di Maranello

Come accaduto a Barcellona, Leclerc è stato costretto la parcheggiare in pista la usa F1-75 proprio mentre era al comando della classifica. La Power Unit della Rossa sta diventando un punto debole.

Ferrari Binotto
Ferrari, Binotto e Leclerc (AnsaFoto)

Dal sogno all’incubo. Verrebbe da sintetizzare così gli ultimi 40 giorni della Ferrari. Leclerc e la scuderia di Maranello dominavano le classifiche iridate fino al Gran Premio di Imola e si erano difesi alla grande anche nella trasferta americana di Miami. Due vittorie di autorità in Bahrain e Australia e la sensazione che le grane di affidabilità fossero tutte appannaggio della Red Bull. Un Verstappen nervoso era scivolato abbondantemente anche dietro Sainz nella graduatoria piloti, salvo poi spiccare il volo dopo il rientro in Europa. Nelle ultime tre uscite il #16 di Maranello ha portato a casa la miseria di 12 punti (frutto del quarto posto di Monaco) a fronte di potenziali 75 (senza considerare i giri veloci). Si perchè anche a Baku Charles era saldamente in testa e con una strategia diversa rispetto agli avversari. Aveva montato le gomme dure una decina di giri prima della coppia Red Bull e si trovava a gestire 12 secondi di vantaggio. Vedendo l’usura ridotta sul tracciato dell’Azerbaijan non è utopia pensare che avrebbe potuto farcela.

Ferrari, Binotto chiede tempo: “Dovremo capire bene da cosa dipende questo problema di affidabilità”

Ferrari Baku
Ferrari di Leclerc in fumo a Baku (AnsaFoto)

Purtroppo, però, con i se e con i ma non si va da nessuna parte. A saperlo bene è anche Mattia Binotto, molto deluso per quanto visto a Baku. Il team principal ha rischiato di perdere il suo classico aplomb nel commento post gara ai microfoni di Sky Sport. 

Sono due ritiri che ci penalizzano molto, Leclerc aveva una buona strategia. L’affidabilità è una preoccupazione, ma a inizio stagione non ci eravamo esaltati e oggi non ci lasceremo abbattere“.

Poi nello specifico spiega:L’incremento di prestazione è stato enorme sulal power unit e stiamo pagando così questo lavoro. I casi vanno visti uno a uno, i problemi avuto dai clienti non sono sempre legati al prodotto Ferrari. Dobbiamo anche vedere cos’è successo a Carlos, perché l’affidabilità è la vettura nel suo insieme. Non ci siamo ancora, ma non ci abbatteremo perché la squadra può fare tanto“. Infine l’analisi del GP e della strategia Ferrari: “A inizio gara stavamo recuperando e stavamo risparmiando sulle gomme, potevamo finire con quelle montate. Hanno sbagliato forse gli altri sul pit-stop ritardato, noi potevamo avere un buon vantaggio. Analizzeremo il tutto, ma correggere in una settimana è difficile. Proveremo a gestire, dobbiamo mettere componenti nuove ma intanto serve analizzare e poi lavorare sui problemi”.

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