Zaniolo tra Roma e Milan: i motivi di un addio

Una bomba a orologeria esplosa all’improvviso tra le mani della Roma e Tiago Pinto. Nicolò Zaniolo non rinnova con la Roma, vuole la cessione immediata e rifiuta la convocazione per la gara con lo Spezia. E fortuna che i giallorossi per gestire la situazione nello spogliatoio hanno a disposizione un capitano di lunghissimo corso come Josè Mourinho. Il portoghese ha il completo controllo dello spogliatoio e questo gli permette anche di chiarire la situazione del calciatore ai microfoni della TV. Dall’altra parte della barricata, interessato al giocatore della Roma, c‘è il Milan, società che segue Zaniolo da tempo ed è in questo momento la destinazione preferita del calciatore.

ZANIOLO TRA ROMA E MILAN: TRATTATIVA DIFFICILE

LA SITUAZIONE

Consapevole del gradimento del numero 22 giallorosso, il Milan si è mosso immediatamente per prendere Zaniolo. Il calciatore ex Inter è il profilo perfetto per i rossoneri: giovane, tecnico, fisico e in grado di ricoprire diverse posizioni sulla trequarti. Tuttavia, i rossoneri non avendo in programma un inserimento in questa fase della stagione e, facendo leva sulla condizione contrattuale di Zaniolo (in scadenza nel 2024) vorrebbero strappare un prezzo vantaggioso rispetto alle richieste della Roma.
I giallorossi, infatti, erano partiti in estate da una richiesta di almeno 45/50 milioni euro. Richiesta che nel corso della sessione estiva aveva allontanato le avances della Juventus.

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Cinque mesi più tardi, un solo gol in stagione, prestazioni insufficienti, il rinnovo che non arriva e la volontà di Zaniolo di andare via da Roma: le richieste della Roma si sono abbassate fino a 35 milioni, ancora non abbastanza per il Milan.
I rossoneri, infatti, finora si sarebbero spinti a circa 25 milioni totali tra prestito e riscatto. La Roma poi chiede un trasferimento definitivo, anche in prestito, ma con l’obbligo del riscatto, mentre Maldini & co. vorrebbero solo un’opzione di riscatto.
Trattativa difficile, dunque, e Zaniolo che attende le decisioni di Roma e Milan. Mentre le sirene inglesi continuano a suonare.

CONTESTO TATTICO

Le prestazioni negative di questa prima parte della stagione hanno certamente convinto Zaniolo e la Roma, che la cessione in questo momento è la soluzione migliore per tutti.

LE DIFFICOLTÀ ALLA ROMA

Dopo la buona stagione dello scorso anno, soprattutto in coppia con Abraham, molti immaginavano che Zaniolo potesse usufruire positivamente anche dell’arrivo di Dybala. Ipotesi smentita dai fatti. L’arrivo della Joya, diventato centrale nella manovra offensiva della Roma, ha costretto Zaniolo a giocare in una posizione più esterna. Dove, per via della sua superiore prestanza fisica, ha dovuto garantire un maggiore sacrificio in fase di copertura. Zaniolo ha dovuto spesso inseguire l’avversario, allontanandosi dallo spazio della trequarti fulcro delle sue giocate. Sulla fascia e con importanti compiti senza possesso, Zaniolo ha progressivamente mostrato problemi di lucidità all’interno dei 90 minuti, faticando anche a trovare quelle straordinarie percussioni palla al piede in contropiede. Insomma, l’arrivo di Dybala non ha valorizzato le qualità di Zaniolo, le ha invece limitate e “sfruttate” nella maniera sbagliata.

ZANIOLO NEL MILAN

L’idea di giocare nel Milan, invece, stuzzica Zaniolo nonostante il momento negativo dei rossoneri. Così come l’idea di avere un giocatore come Zaniolo, stuzzica sia Pioli che la dirigenza del Diavolo. Nel 4-2-3-1 di Pioli, è facile immaginare Zaniolo giocare largo sulla destra, in grado di poter giocare a piede invertito e sfruttare il suo sinistro. I rossoneri guadagnerebbero un altro giocatore in grado di aggredire gli spazi, puntare e saltare l’uomo e spezzare le linee avversarie con le accelerazioni. Inoltre, l’organizzazione del sistema Milan permetterebbe a Zaniolo di aiutare in fase di non possesso senza però dover strafare, con poca lucidità, per risalire il campo palla al piede. Un’alternativa interessante potrebbe essere la posizione da trequartista centrale, dove giocherebbe in appoggio alla punta, come lo scorso anno a Roma, e con la possibilità di duettare con Rafa Leão.

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