Vasseur e Vigna: “La Ferrari vuole il Mondiale”

Dicembre e gennaio sono stati due mesi importanti in casa Ferrari, in vista del prossimo Mondiale di Formula 1. La Scuderia di Maranello, tramite i suoi maggiori esponenti e le sue scelte sportive, ha chiarito che a partire dal 2023 alla Ferrari si cambia registro. Bisogna tornare a vincere un mondiale che manca ormai dal lontano 2007. Lo ha detto Fred Vasseur, nuovo Team Principal della Ferrari e lo ha ribadito il presidente Benedetto Vigna.

FERRARI ALLA RISCOSSA

Si riparte con l’obiettivo unico di vincere il Mondiale. A Maranello, lo sanno. Il primo a saperlo è proprio Frederic Vasseur che, alla Ferrari, è arrivato per affermarsi anche in Formula 1 dopo le diverse affermazioni nei Mondiali delle categorie minori. Agli ordini di Mattia Binotto, la Ferrari ha provato a vincere con un clima più mite, non ossessionato dal primo posto. L’ex Direttore Tecnico della Rossa ha sempre cercato di tenere un profilo basso, ma ora l’aria sembra cambiata.

LA SCELTA DI VASSEUR

Si legge in quest’ottica la centralità sempre più importante del presidente Vigna nelle vicende della parte sportiva. Negli ambienti vicini a Maranello il fatto sembra chiarissimo: a scegliere Vasseur per la Ferrari (comunque sponsorizzato dalll’AD di Stellantis, Tavares) è stato proprio Vigna, ed è lui che oggi detta la linea sportiva. Prima dell’addio di Binotto, Vigna era stato molto chiaro in merito al futuro della Ferrari: “Il 2° è il primo di quelli che hanno perso“. Un chiaro riferimento alla stagione della Rossa, partita per vincere, e poi lentamente scivolata nelle retrovie. Tanto indietro da dover, alla fine, difendere anche la seconda posizione.

VIGNA E VASSEUR VOGLIONO IL MONDIALE

Una settimana fa, invece, era stato Frederic Vasseur, ai microfoni di Sky Sport, a calcare la mano sull’intenzione chiarissima della Ferrari di tornare al primo posto: “Vincere il Mondiale? Onestamente credo che quando sei la Ferrari non puoi avere un obiettivo diverso – e ancora – L’obiettivo della squadra è vincere, vincere con Ferrari e per Ferrari. Questa è la linea del team“. Ultime, ma non per importanti, le dichiarazioni odierne di Vigna che, a meno di due settimane dalla presentazione della nuova macchina, ha ribadito il concetto: “Vogliamo tornare a essere competitivi nel campionato“. Risulta evidente che la competitività debba infine aspirare al traguardo massimo, tornare sul tetto del mondo.

LA PROSSIMA FERRARI E I SUOI PILOTI

Il Mondiale può arrivare solo nel momento in cui sia la macchina, che i piloti dimostreranno di essere il meglio che c’è in pista. Intanto, la nuova vettura e il suo nome verranno svelati il giorno di San Valentino, il prossimo 14 febbraio. E si tornerà alle vecchie tradizioni, con la presentazione direttamente a Maranello.

PROGETTO 675

Per questo a Maranello, in questi mesi, stanno lavorando alacremente per ottenere dalla nuova Ferrari la miglior competitività possibile. Il nome non è ancora dato saperlo, per ora la macchina, o meglio il suo embrione risponde al semplice nome di “Progetto 675“.
Il lavoro del Progetto 675, in questi mesi, si è concentrata sul miglioramento dell’affidabilità. Un passaggio delicatissimo, che alla  Ferrari è costato molto in termini di velocità nella seconda parte della stagione.

LA CONVINVENZA TRA LECLERC E SAINZ

Nell’ultima settimana, dopo le parole di Vasseur, è tornata di moda la questione della “prima guida”. Nella passata stagione, Binotto aveva sempre cercato di non far emergere preferenze; tuttavia, sembrava evidente come Leclerc fosse l’avversario più scomodo per Verstappen, e Sainz, invece, non potesse essere più competitivo. Eppure, in Ferrari si è continuato con la linea della parità di trattamento. Una linea che sembra voler seguire anche Frederic Vasseur ma sempre con un occhio all’obiettivo Mondiale: “Ho già parlato con i piloti: li tratteremo alla pari. Se a un certo punto della stagione, uno sarà messo molto meglio dell’altro in classifica, dovremo agire di conseguenza“. Una dichiarazione che ha fatto storcere il naso a tanti a tanti tifosi, a qualche addetto ai lavori e all’opinione pubblica, tutti convinti che per puntare al titolo una prima guida chiara ed esplicita ci debba essere fin dall’inizio.

 

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