Red Bull, il gesto che fa arrabbiare tutti: parte la diffida ad un marchio italiano

Red Bull, il gesto che fa arrabbiare tutti: parte la diffida ad un marchio italiano. Polemiche per un’iniziativa del marchio più famoso della Formula 1

Mancano poco meno di quattro settimane all’inizio del Mondiale di Formula 1 2023. E l’attesa si fa giorno dopo giorno sempre più spasmodica. I tifosi della Ferrari in particolare non vedono l’ora di assistere alla presentazione della nuova vettura che scenderà in pista a partire da domenica 5 marzo, il giorno del Gran Premio del Bahrain, primo appuntamento della nuova stagione. Riparte la caccia al bicampione in carica, l’olandese Max Verstappen che al volante della sua Red Bull non ha alcuna intenzione di mollare lo scettro di numero uno al mondo.

Verstappen pensieroso
Max Verstappen pensieroso – Sportitalia.it

Dev’essere proprio vero che vincere fa perdere la simpatia e la comprensione altrui. E’ in effetti quanto sta accadendo al campione olandese che qualcuno ha definito di recente ‘irritante‘, a causa di alcuni atteggiamenti non proprio condivisibili che avrebbe assunto nelle ultime settimane. In realtà a fare la differenza è proprio lo status professionale: chi perde riceve pacche sulla spalla e sorrisi di conforto, chi vince attira invidia e risentimento.

Ci sono però gesti e prese di posizione che si potrebbero tranquillamente evitare. Alcune delle quali decisamente sgradevoli che nulla hanno a che vedere con una legittima superiorità espressa in pista e che contribuiscono ad alimentare tensione e nervosismo nell’ambiente. Ciò che ha fatto in queste ore la Red Bull ne è il classico esempio.

Verstappen, che combina la Red Bull? Il gesto che fa arrabbiare i tifosi

Il celebre marchio austriaco, colosso dell’energy drink, ha infatti diffidato una piccola cantina vinicola sarda di Mamoiada, in provincia di Nuoro, dall’usare il suo marchio poiché troppo simile al logo dei due tori, divenuto ormai iconico non solo nella Formula 1 ma in tutto il mondo.

L’etichetta dei vini ‘Muggittu Boeli’ raffigura in effetti due buoi, uno vicino all’altro, con sotto il segno rosso dell’aratro e sopra la rappresentazione dei cerchi della stele di Boeli. Muggittu ritiene che non ci siano affatto i termini di un plagio e, anche qualora ci fosse una somiglianza, il logo della cantina si rifà a un ben documentato retaggio storico, sociale e artistico, se si pensa che in parte raffigura un megalite risalente al periodo del Neolitico.

Red Bull
Red Bull – Sportitalia.it

Ciononostante, è clamoroso come in Austria la vicenda ha avuto molta eco. Dall’interno della stessa Red Bull, e non solo nella comunità locale sarda, c’è chi ha deciso di prendere le parti del 23enne imprenditore sardo Mattia Muggittu: “La solidarietà mi sta risollevando da un periodo davvero buio legato a questa diffida”.

“Ho ricevuto centinaia di messaggi di conterranei – prosegue Muggittu – che mi dicono che questa è la battaglia di tutta la Sardegna contro il colosso mondiale oltre ai messaggi dagli austriaci che mi hanno sorpreso piacevolmente. Sono anche stato contattato da un giornalista di Kronen Zeitung a cui spiegherò che i buoi sono il simbolo della nostra tradizione vignaiola, ai quali ho aggiunto la stele di Boeli, una reliquia del Neolitico ritrovata vicino alla mia vigna”. 

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