L’Atalanta ha trovato un diamante: Højlund è inarrestabile

Quando in estate Gian Piero Gasperini chiedeva a gran voce un attaccante per completare il reparto offensivo della sua Atalanta, non immaginava che il futuro nerazzurro Rasmus Højlund potesse non solo completarlo ma cambiarne il volto.

Arrivato in estate dallo Sturm Graz per 17 milioni, il 19enne danese, dopo un periodo di ambientamento, si è preso una maglia da titolare. Rasmus ha dimostrato di essere un attaccante completo: fisicità, rapidità, senso del gioco di squadra, tecnica e fiuto del gol.

HØJLUND, MIGLIORE IN CAMPO

Arrivato già pronto per giocare in Serie A, Højlund ha dimostrato di crescere velocemente. Le sue prestazioni sono un condensato di qualità e lotta. Quella di ieri con la Lazio è stata un’esibizione maestosa. Il numero 17 ha tenuto sotto scacco l’intera difesa biancoceleste. Difesa del pallone eccellente, abilità nel girarsi e puntare la porta palla al piede anche a lunga distanza, ottima qualità nella conclusione in porta. Per Casale e Romagnoli (poi sostituito da Patric) Rasmus è stato un incubo.

Tre le azioni di Højlund che hanno colpito in particolare. Nel primo tempo: il tiro diagonale a fil di palo, intorno al 35° minuto dai 20 metri dopo aver portato a spasso almeno 3 avversari; l’accelerazione bruciante con cui recupera e supera i giocatori biancocelesti a inizio secondo tempo, trovando l’opposizione di un grande Provedel; la cattiveria e la convinzione con cui attacca l’area, su un pallone che l’Atalanta recupera a quasi 50 metri dalla porta della Lazio e che diventa il suo 5° gol personale in campionato e il definitivo 0-2 per la banda di Gasperini.

MARGINI DI MIGLIORAMENTO ENORMI

Il giocatore danese probabilmente avrebbe fatto comodo anche alla deludente Danimarca Mondiale, ma avrà tempo per rifarsi. La giovane età e la capacità di incidere in Serie A fanno presagire per lui un futuro da Premier League. Di sicuro, quello che stiamo vedendo è un potenziale campione. Aver inciso così prepotentemente in una gara delicata come quella di Roma, in un momento in cui la Dea non arrivava da risultati importanti, è testimonianza di un carattere fuori dal comune soprattutto per l’età di Højlund. L’attaccante ex Sturm Graz ha bisogno di crescere nella gestione delle energie, visto che spende tante energie soprattutto in non possesso e spesso non è abbastanza lucido per cercare la rete. I miglioramenti possibili si notano anche nel gioco col pallone. Højlund può migliorare le scelte di giocate nell’ultimo quarto di campo, diventando anche assistman in alcune occasioni.

Ma Gasperini e l’Atalanta sanno di avere un tesoro e Højlund potrebbe decidere di farlo con pazienza ancora in nerazzurro senza ascoltare le inevitabili sirene di mercato della prossima estate.

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