Disastro Ferrari, fare peggio di così è difficile

Due settimane di polemiche, indiscrezioni, malumori e alla fine la gara negativa, ancora una volta, il 2023 della Ferrari si sta trasformando in una via crucis. La scuderia di Maranello ha raccolto 26 punti in due gare e non è mai parsa in grado di lottare per la vittoria. A Jeddah, circuito definito favorevole per il minor degrado delle gomme, Leclerc e Sainz non hanno mai avvicinato le posizioni che contano.

FERRARI, IL FALLIMENTO DELLA GESTIONE BINOTTO

Se ancora fosse stata necessaria una conferma, la SF-23 descritta dalle indiscrezioni come una monoposto competitiva è invece un disastro. L’ultimo progetto di Mattia Binotto, nel ruolo di Direttore Tecnico e Team Principal, è un vero e proprio harakiri. La Ferrari, rispetto alla scorsa stagione in cui era partita avanti per poi finire molto dietro la RedBull, quest’anno è invece lontano dalla RedBull fin da subito e davanti ha almeno un’altra scuderia, la Aston Martin.
A questo punto, con i chiari di luna all’interno dell’organigramma tecnico della Rossa, è difficile anche immaginare una rimonta. L’impressione assai sinistra è che RedBull abbia acquisito un margine di sviluppo coi nuovi regolamenti difficilmente colmabile da qui al 2026 quando cambieranno nuovamente le disposizioni tecniche.

Il tutto è avvenuto sotto la gestione scellerata, ormai si può dire, dell’ex ingegnere ferrarista. Incompatibile col ruolo di Team Principal, poco performante rispetto al collega della scuderia austriaca Adrian Newey. Difficile anche commentare una macchina che prende un secondo a giro dalla RedBull qualunque mescola di gomme monti. Ieri il divario è stato imbarazzante e come se non bastasse Leclerc aveva dovuto fare i conti con una qualifica minata dall’affidabilità della sua Ferrari: dieci posizioni in meno per l’utilizzo della terza centralina stagionale (due utilizzabili nell’intera stagione), alla seconda gara!

FERRARI INADEGUATA

Ogni anno che passa si dice che la Ferrari non possa fare peggio di così, eppure ci riesce. Non è certamente colpa dell’ultimo arrivato Vasseur, reo solo di aver sottovalutato i problemi della Ferrari. Oltre al progetto della macchina, anche il personale sembra non essere all’altezza. Leclerc ha passato l’intero weekend saudita a fare i conti con un Xavi Marcos, poco attento. Il culmine in gara quando l’ingegnere spagnolo ha comunicato in ritardo al pilota monegasco che avrebbe potuto spingere per recuperare terreno prima della Safety Car. Un momento che crea imbarazzo se rivisto e riascoltato.

 

MONDIALE 2023, QUALE SCENARIO?

Con la Mercedes in crescita, la Aston Martin stabilizzata come seconda forza del campionato e la RedBull irraggiungibile, la Ferrari arranca e presumibilmente arrancherà. Vasseur prova a fare il pompiere e dice che ha visto dei miglioramenti pur essendo consapevole che se ti chiami Ferrari così non va. Leclerc continua a insistere sul tasto del lavoro, ma sembra chiaro che la Scuderia fatica a rimediare a situazioni di svantaggio a stagione in corso.
Ma i tifosi e la storia della Ferrari meritano più di uno score da 4°, 6°, 7° posto e un ritiro. Fare peggio di così è difficile, ma a Maranello oggi sembra non esserci limite al peggio. 

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