Uragano Højlund, trascina la sua Danimarca con una tripletta!

Non smette di stupire Rasmus Højlund, il giovane centravanti dell’Atalanta ieri ha debuttato dal primo minuto con la Danimarca mettendo a segno una tripletta. Tre reti che sono valse tre punti per la formazione danese, vittoriosa 3-1 sulla Finlandia. Una serata magica per l’attaccante classe 2003 che era stato inspiegabilmente ignorato dal CT Hjulmand per il Mondiale in Qatar.

HØJLUND, INARRESTABILE E DECISIVO

Tre reti pesantissime quelle di Højlund che ha prima di tutto sbloccato la gara ne primo tempo, con un bellissimo inserimento in area piccola e deviazione volante. E poi ha chiuso i conti con altre due reti nell’ultimo scorcio di gara, dopo che la Finlandia aveva pareggiato con Antman. Secondo e terzo gol completano il quadro della bravura di questo giovane attaccante: in occasione della seconda rete raccoglie una torre da calcio d’angolo mostrando un fiuto del gol fuori dal comune; il terzo è un gol da manuale del centravanti, controllo in area a eludere il contrasto di un avversario e sinistro incrociato.
Al di là dei gol, che avrebbero potuto facilmente essere cinque, quello che impressiona di Højlund è la capacità di essere decisivo a 20 appena compiuti. Rasmus non si arrende su ogni pallone, cerca sempre di giocare al massimo delle sue possibilità ogni pallone che tocca. Ha le stimmate del trascinatore, oltre che del bomber.

HØJLUND SENZA LIMITI

L’Atalanta è ormai abituata a vedere sbocciare il talento delle sue intuizioni. A differenza di altri casi, Højlund sembra però bruciare le tappe. Gasperini qualche settimana fa aveva detto: “Højlund dobbiamo gestirlo, ha troppa energia“. Un aspetto su cui il danese sembra aver già recepito le giuste indicazioni, vista la lucidità con cui al minuti 93′ ha segnato il gol tecnicamente più difficile ieri sera.
Il numero 17 atalantino, oltre ai mezzi tecnici, è in possesso di incredibili mezzi fisici. Solo un mese fa Gasp diceva anche che il giovane danese era in grado di correre i 100 metri in meno di 11 secondi. Impensabile se si pensa ad ex colleghi di oltre 190cm come lui, che in passato facevano soprattutto della forza fisica la loro forza. In questo, Rasmus ricorda molto Erling Haaland, fisicamente imponente ma fulmineo nei movimenti.

Bergamo se lo gode, e lui si gode l’atmosfera della Dea, la migliore possibile per un talento emergente. Presto però potrebbe già spiccare le ali e portare il suo enorme talento altrove. Il tempo di provare a battere il record di Domenico Morfeo, che nella stagione 95/96 segnò, a 20 anni, 11 reti in maglia nerazzurra. Rasmus è a 7, compresa l’ultima decisiva contro l’Empoli, e altre certamente ne arriveranno visto anche come il giocatore sarà galvanizzato dalla magica serata in Nazionale.

IL MERCATO BUSSA…

E più segna e più attira interessamenti. In principio furono Milan e Juventus, entrambe alla ricerca di soluzione per via rispettivamente per l’età di Giroud e per la possibile partenza di Vlahovic. Tuttavia, il primo prezzo fissato, si dice, dai nerazzurri è di 50 milioni. Una quantità di denaro comunque molto difficile da investire per le società italiane, e con l’inserimento nelle ultime settimane delle potenze inglesi la situazione potrebbe trasformarsi in una insostenibile asta. Arsenal e Newcastle sarebbero in prima fila e chissà chi altro potrebbe aggiungersi nella lista degli ammiratori del centravanti danese.

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