Fiorentina, parola ai protagonisti nel Media Day della finale di Conference

La Fiorentina si prepara alla finale di Conference League, il prossimo 7 giugno a Praga contro il West Ham. Oggi, porte aperte ai Media per la giornata a loro dedicata con allenamento e poi chiusura alle 14 con Vincenzo Italiano che ha risposto alle domande dei giornalisti.

FIORENTINA IN CAMPO

La Fiorentina è andata in campo questa mattina col gruppo riunito per allenarsi in vista delle prossime ultime due gare stagionali. La prima domani col Sassuolo che precede di una settimana finale di Conference League contro il West Ham. Lavoro molto “semplice” per la squadra del tecnico di Kaiserslautern. I giocatori hanno prima svolto un lavoro di tipo muscolare, dopodiché ecco una serie di torelli. Poi la classica partitella con diverse soluzioni e infine una lunga esercitazione sui calci di rigore, per entrare in clima finale. Sugli spalti invece, oltre ai giornalisti, anche 6000 tifosi accorsi per sostenere i loro beniamini.

Un lavoro blando consapevole della difficoltà della settimana in arrivo, più che da un punto di vista tecnico e fisico, complicata per la tensione. Domani la gara col Sassuolo servirà soprattutto per provare ad acchiappare l’ottavo posto. Con un successo i viola dovrebbero poi attendere il risultato della gara tra Inter e Torino, essendo pari punti coi granata ma in svantaggio negli scontri diretti.

PAROLA A ITALIANO

Al termine della mattinata, alle 14, conferenza stampa di Vincenzo Italiano che si è soffermato su diversi temi: la partita di domani, l’avversario della finale, le condizioni della squadra e ovviamente il futuro, che lo vede accostato alla Juventus, ma soprattutto al Napoli per il post Spalletti.
Sulla gara di domani, un primo dubbio potrebbe esserci in porta con Cerofolini pronto a prendere il posto di Terracciano, in assenza dell’infortunato Sirigu. E poi c’è al questione legata al problema fisico di Cabral, comunque presente in gruppo oggi: “Non darò vantaggi al Sassuolo. Ma posso dire che Cerofolini si è sempre comportato bene. Per quanto riguarda Cabral, il suo fastidio è  in fase di miglioramento, comunque lui ha sempre dato il suo apporto, le scelte saranno mie, importante che stiano bene“.
Così come è stato buono l’approccio all’altra finale, quella di Coppa Italia contro l’Inter. Italiano guarda il bicchiere mezzo pieno, nonostante il trofeo sfumato: “Lascia un ottimo approccio e un ottimo finale. Ci hanno condannato degli errori, abbiamo messo in difficoltà una finalista di Champions, non subendo. Dobbiamo mettere in campo gli aspetti positivi per non piangere come la Roma, sia come reparto che come individualità’”.

La squadra di Italiano arriva alla finale di Conference League dopo due anni in cui la sua squadra ha fatto diversi passi in avanti anche nell’affrontare le difficoltà: “Io e la Fiorentina venivamo da un campionato di sofferenza. L’obiettivo era quello di diventare una squadra rispettata, di avere un’identità. Obiettivo raggiunto con due finali raggiunte, risultati insperati – spiega il tecnico – Vado fiero di non aver fatto soffrire tifosi e staff, qualche errore lo avrò fatto di sicuro, quando fai questo lavoro lo fai ventiquattro al giorno”. Parole che potrebbero far pensare anche ad un addio, ma sul futuro ovviamente il tecnico ex Spezia non si sbilancia:Le voci sul futuro non sono né uno stimolo, né un orgoglio. In questo momento non mi interessa. Voglio solo giocare queste ultime due partite importanti, pensando al bene della mia squadra”.

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