Mondiale U20 all’Uruguay, l’Italia torna sconfitta ma fiduciosa

Un sogno sfumato a quattro minuti dal triplice fischio, al “Diego Armando Maradona” di La Plata è l’Uruguay a essere incoronato campione del mondo Under20. L’Italia, per la quarta volta in quindici giorni, è costretta a leccarsi le ferite immeritatamente. La squadra del ct Carmine Nunziata viene punita dalla rete di Luciano Rodriguez arrivata all’86’.

L’Europa perde l’egemonia della competizione che durava da ormai quattro edizioni, il trofeo fa ritorno in Sudamerica.

Sconfitta amara per l’Italia, ma percorso eccezionale

Una sconfitta che certamente non cancella l’ottimo percorso degli azzurri in questo mondiale, che li ha portati a un passo dalla conquista di un trofeo mai vinto dall’Italia.

La formazione celeste ha avuto la meglio sull’Italia in 90’ di altissima intensità che hanno visto gli uruguaiani perennemente attivi in fase offensiva, costringendo gli azzurri a un pressing alto che li ha portati in parte a ridimensionare gli schemi di gioco.

Un’Italia tecnica più che fisica, che ha pagato pegno per un terreno di gioco a dir poco indecente che ha inevitabilmente condizionato l’andamento dell’intera sfida. Verosimilmente le condizioni del manto erboso sono riconducibili alle partite  disputate in maniera ravvicinata, circa venti nell’ultimo mese.

Casadei e Desplanches protagonisti in Argentina

L’avventura in Argentina non ha regalato l’ambito titolo, ma è stata utile come iniezione di fiducia per l’imminente futuro della nazionale maggiore. A tal proposito, gli azzurrini che si sono distinti nell’intero percorso argentino sono stati diversi.

L’Italia Under20 torna in patria con due titoli che inorgogliscono l’intero paese.

Cesare Casadei è stato decretato miglior giocatore e capocannoniere del mondiale, con ben sette reti in altrettanti partite; mentre a Sebastiano Desplanches va il premio come miglior portiere.

Nunziata a fine match: “È stato un percorso incredibile”

Le parole del ct Carmine Nunziata a fine match non lasciano spazio a dubbi, il tecnico degli azzurri si dice soddisfatto e ringrazia la squadra: “In questa partita gli uruguaiani sono stati più bravi di noi. Il terreno di gioco non ci ha aiutati, ma credo sia stato un percorso incredibile. Bisogna ringraziare questi ragazzi per quello che ci hanno fatto vivere in questo mese. Questa partita non cancella quanto di buono è stato fatto, giocare sette partite in 21 giorni non è facile”.

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