Berrettini rinasce a Wimbledon: ora l’ostacolo Alcaraz

Finalmente Berrettini, il tennista romano ieri ha vinto al terzo turno di Wimbledon per 3 set a 0 contro Alexander Zverev. Una vittoria che sa di svolta per “The Hammer” che nel 2023 aveva conosciuto solo delusione. Poco prima dello Slam sull’erba, Matteo ha dovuto subire l’ultima col forfeit sull’erba del Queen’s, torneo di cui Berrettini era bi-campione in carica.

IL PERCORSO DI BERRETTINI A WIMBLEDON

Il difficile percorso di Berrettini era passato attraverso difficoltà tecniche e di infortuni in questa stagione. Il 2023 era cominciato male già all’Australian Open con il KO contro Andy Murray. Poi una serie di infortunio, ritorno con difficoltà e qualche illusione come quella del Masters 1000 di Montecarlo, quando dopo la vittoria sua Cressy e Cerundolo aveva dovuto rinunciare al match dei sedicesimi di finale contro Rune.

Dopo le delusioni di questi mesi, compreso anche il forfeit a Roma e al Roland Garros, ecco Wimbledon: lo Slam preferito di Matteo. A Wimbledon, Berrettini nel 2021 aveva raggiunto la finale perdendo poi contro Novak Djokovic. Arrivato in ottima forma nel 2022, aveva dovuto rinunciare a causa del covid. Quest’anno non c’erano grandi attese e l’avvio contro Lorenzo Sonego era comunque un ostacolo importante. Il primo turno, a causa delle piogge sui campi londinesi, è durato ben 3 giorni ma alla fine Matteo ha avuto la meglio sul rivale e amico: 6-7 6-3 7-6 6-3. Se non fosse bastata l’ottima prestazione contro Lorenzo, Matteo si è ripetuto contro De Minaur: 6-3 6-4 6-4. Infine, ha dato ampie conferme sul suo stato di forma e solidità mentale ritrovate col 3-0 su Zverev: 6-3 7-6 7-6.

BERRETTINI RITROVATO

Forse è vero, l’erba di Wimbledon ha aiutato Berrettini a ritrovarsi. Ma negli ultimi mesi per Matteo anche le sfide, sulla carta, più semplici erano diventate un ostacolo. Le vittorie contro tre tennisti di ottimo livello come Sonego, De Minaur e soprattutto Zverev non possono certamente essere un caso, Matteo c’è.

Ci è voluto del tempo, ma gli infortuni negli ultimi mesi della scorsa stagione e l’inizio di quella del 2023 non lo avevano lasciato in pace. Solo qualche settimana fa, i più maligni avevano predetto sciagure per la carriera di Berrettini che, a soli 27 anni non può essere considerato un ex. Tantomeno, viste le reazioni disperate alle delusioni subite, uno che non lavora in maniera professionale. I periodi di difficoltà capitano a tutti e lui lo ha affrontato con dignità, silenzio e lavoro. Ora, l’esame più difficile, domani negli ottavi di finale di Wimbledon ecco Carlos Alcaraz il numero 1 al mondo.

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