Nell’editoriale di oggi su Sportitalia.com, Valentina Ballarini esprime la sua opinione rispetto alla panchina di Rudi Garcia a Napoli, sempre più in discussione.
Di seguito la versione integrale.
Uomini forti, destini forti. La frase simbolo di Luciano Spalletti poco si addice al post Luciano Spalletti. Rudi Garcia in questo momento sembra più un Dead Man Walking. De Laurentiis lo ha confermato ma a tempo, i tifosi già non lo vogliono più e in più come se non bastasse Edo De Laurentiis nell’intervallo contro la Fiorentina per caricare i giocatori ha gridato proprio quella frase simbolo dell’uomo di Certaldo. Sembra che glielo facciano apposta al povero Garcia. Ovunque a Napoli c’è Spalletti. Il francese si gira e trova tracce del passato ingombrante. Così è difficile se non impossibile andare avanti. Certo lui ci sta mettendo del suo, tanto del suo con una gestione discutibile di tutti gli uomini simbolo, da Osimhen a Lobotka, da Mario Rui a Raspadori. Ma chi gli sta intorno non lo sta aiutando. Il problema, quello vero, è all’origine. Il Napoli ha sbagliato a prendere Rudi Garcia. Rudi Garcia non doveva essere il sostituto di Luciano Spalletti. Magari si riprende e tra Verona Union Berlino e Milan cala il tris di vittorie, ma ho l’impressione che il finale sia già scritto. Dicevamo, l’errore capitale, sta a monte. Perché prendere il francese quando potevi prendere Thiago Motta o Vincenzo Italiano? Tutti e due in modi diversi sarebbero stati perfetti. Adl ha voluto fare di testa sua, ha voluto piazzare il colpo ad effetto, il problema però è proprio l’effetto. Il nome dell’ex allenatore della Roma non ha scaldato nessuno, soprattutto i tifosi che si aspettavano ben altro per la panchina della squadra campione d’Italia. E non perché Garcia sia un allenatore scarso, tutt’altro per me. Ma perché non è il nome giusto per chi vive, giustamente, nel ricordo del recente passato glorioso. Garcia sarebbe stato perfetto per ripartire, non per confermare il titolo vinto. I francesi direbbero dernier appel. Ultima chiamata per Rudi. Altrimenti sarà rivoluzione e i nomi per sostituirlo stanno già circolando.
