ESCLUSIVA SI Gavillucci: “Pulisic? Scelta sbagliata, nel modo giusto (per il Var)”

Otto giornate di campionato condite, come spesso accade in Italia, da tante polemiche arbitrali. La punta dell'iceberg è stato il gol assegnato a Pulisic in GenoaMilan, che ha diviso opinionisti ed addetti ai lavori. 

In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto l'arbitro Claudio Gavillucci, per fare il punto su come oggi viene utilizzato il Var in Serie A, partendo proprio dall'esempio di Marassi.

Cosa ne pensa del tanto discusso episodio del gol che ha deciso Genoa-Milan?

"Cercherò di dare una lettura tecnica sull’operato dell'arbitro e del Var rispetto a quello che dice il regolamento ed il protocollo Var.

In mezzo all’area di rigore genoana Pulisic aggancia il pallone proveniente da un cross, lo controlla con una parte del petto per alcuni, con il braccio per altri e subito dopo calcia in porta realizzando la rete. Per l’arbitro e per tutti i giocatori in campo compresi gli avversari a pochi metri da lui, che non accennano nessuna protesta (elemento non trascurabile) è tutto regolare".

Che peso ha questo elemento?

"Sembrerà strano, ma un grande arbitro è colui che nel prendere le decisioni complesse in campo, non si affida solamente a quello che ha visto, ma si aiuta con quelle che sono percezioni, sensazioni, reazioni, dinamiche , casistiche ed esperienze pregresse che tutte insieme lo spingono a fare una scelta piuttosto che un altra".

Come in questo caso?

"In un episodio così complesso l'arbitro Piccinini ancorché ben posizionato, nel decidere sulla non punibilità del tocco di Pulisic, avrà sicuramente considerato insieme a quanto visto, anche alcuni degli aspetti sopra citati, ed una volta lasciato giustamente terminare l’azione (ricordiamo che se l’arbitro fischia mette fuori gioco l’intervento del Var) ha deciso per la regolarità del controllo".

Entra in gioco il Var.

"Il Var nel momento che la palla entra in rete, ha cominciato il suo lavoro di valutazione dell Attacking Phase Possession, cioè della verifica della regolarità dell’azione che ha portato al gol, e nel fatto di specie sul controllo di Pulisic prima del tiro. Il ruolo del Var a differenza di quello dell’Arbitro è diametralmente opposto. Allo stato attuale il protocollo prevede che tale ruolo  deve essere analitico, asettico, quasi scientifico. Il Var non può lasciare spazio a decisioni di “pancia”, ma nel decidere se richiamare o meno l’arbitro al monitor deve basarsi su immagini chiare ed inequivocabili, che non lascino – da qualsiasi prospettiva si guardino – nessun dubbio. Alcune cose che si sono sentite in questi giorni non sono corrette in questo senso".

Per esempio?

"Per esempio le considerazioni fatte da opinionisti o ex calciatori, riguardo al fatto che il pallone cambi rotazione, che cada perpendicolarmente al terreno, e che ciò possa caratterizzare un controllo con il braccio, sono elementi che il Var ai fini della decisione di richiamare l’arbitro ad una On Field Review per far annullare una rete, non può e non deve prendere in considerazione".

Alcuni opinionisti che hanno giocato invocano la presenza al Var di un ex calciatore che possa aiutarli a capire meglio le dinamiche di certe azioni. Che ne pensa?

"Più che un coinvolgimento di ex calciatori mi auspico in futuro un intervento dell'IFAB per adeguare ed aggiornare il protocollo d’ingaggio ed utilizzo del Var, anche quando ci sono forti dubbi d’irregolarità ed a fronte di immagini che non siano chiarissime, ma che messe a disposizione dall’arbitro (che in campo ha vissuto l’episodio) lasci a tutti gli addetti ai lavori, compresi gli spettatori, la sensazione di aver fatto il massimo per prendere la migliore decisione possibile. Aggiungo una cosa".

Prego.

"Ci sono stati episodi simili delle scorse stagioni: Milan-Udinese, gol di Udogie, Juventus-Sampdoria ed Inter-Juventus, gol di Rabiot e Vlahovic. Sono stati trattati dai rispettivi Var alla stessa maniera del Var Di Paolo in Genoa-Milan, in un modo che risulta essere corretto. In tutti i casi i ragazzi di Rocchi hanno seguito pedissequamente ed in maniera uniforme il protocollo Var  ancorché discutibile se consideriamo il Var al servizio del calcio ed uno supporto tecnologico utile agli arbitri affinché escano dal campo avendo preso la migliore decisione possibile".

Pensa che il Var sia usato oggi meglio di quanto non venisse fatto in passato, oppure no? 

"Oggi, rispetto a 5 anni fa, il Var ha fatto sicuramente enormi passi in avanti, sia in termini di tecnologia utilizzata, di specificità del ruolo VOM sia in termini di comunicazione, trasparenza e d’uniformità d’applicazione del protocollo. Non dobbiamo scordarci comunque che siamo ancora in una fase sperimentale e che è uno strumento in continua evoluzione, quindi non sarei meravigliato se fra 5 anni il suo utilizzo sarà differente da quello attuale, ma la cosa più importante da non dimenticare è che fino a quando la tecnologia verrà utilizzata da uomini beh, l’errore ci sarà sempre. Tottenham – Liverpool docet".

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