Nazionale, difesa ballerina: il problema e le possibili soluzioni

L’Italia ieri sera a Wembley è stata sconfitta dall’Inghilterra, la Nazionale di Luciano Spalletti ha faticato soprattutto in difesa. Gli Azzurri hanno saputo ribattere colpo su colpo contro i Tre Leoni per almeno un tempo, prima di spegnersi causa errori individuali. Almeno due reti sono arrivate a causa di una fase difensiva non collaudata, a causa di ingenui errori individuali.

NAZIONALE, DIFESA IN DIFFICOLTÀ

Fin di primi minuti la difesa azzurra è apparsa in difficoltà. Innanzitutto a causa della difficoltà di eludere col possesso palla il pressing dell’Inghilterra. La coppia Acerbi-Scalvini se l’è cavata quando c’è stato da aggredire, meno quando invece l’aggressione ha funzionato meno e c’è stato da difendere di posizione in una linea a quattro, i duri si sono abbassati troppo per paura di essere infilati alle spalle. Ma la Nazionale ha incontrato problemi anche sulle fasce. Soprattutto a destra dove Di Lorenzo non è apparso a suo agio aiutato da Berardi e da Scalvini.
Anche il centrocampo ha contribuito ad aggravare la situazione. Infatti, con El Shaarawy che spesso scalava a sinistra in aiuto di Udogie, mentre Frattesi alzava la propria posizione accanto a Scamacca. Una soluzione tattica che di fatto ha fatto costretto l’Italia a difendere con un 5-3-2 che ha abbassato troppo il baricentro.

Questa situazione non solo ha schiacciato la squadra di Spalletti, ma ha anche impedito all’Italia di sfruttare gli spazi lasciati dalla squadra di Southgate. La Nazionale è riuscita a risalire velocemente poche volte e in quelle poche volte ha messo in difficoltà l’Inghilterra. Una soluzione alternativa poteva essere quella di occupare il campo con un 4-4-2 e avere più verve offensiva in ripartenza?

UN CAMBIO CHE NON CONVINCE

Detto che nessuno dei tre centrali utilizzati ieri da Spalletti è abituato a giocare in una linea a quattro, il cambio Acerbi-Bastoni lascia perplessi. Se la coppia Scalvini-Acerbi non era affatto collaudata, quella dell’atalantino con l’interista oltre a non essere collaudata pecca inevitabilmente di esperienza. E si è visto sul terzo gol inglese. Sarebbe forse stato meglio passare a al 3-4-3, visto che comunque Barella e Cristante stavano comunque facendo i mediani? Domanda a cui solo il lavoro a Coverciano a novembre, Spalletti e la sua squadra potranno dare una risposta. 

È chiaro che contro talenti come quelli di Bellingham, Foden, Kane e Rashford, a volte c’è poco da fare, ma l’Italia può fare meglio di così. O perlomeno ce lo auguriamo. Intanto, per la qualificazione cambia poco, l’Italia dovrà vincere contro la Macedonia del Nord e non perdere la sfida con l’Ucraina. Insomma ci sono da fare ancora almeno 4 punti, l’Europeo è lì a un passo: carpe diem, Azzurri.

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