L’orchestra nerazzurra non ha intenzione di smettere di suonare, ma alla scala del calcio arriva la Real Sociedad con cui condivide un obiettivo. Una notte per conquistare definitivamente la vetta del gruppo D.
La vista dall’alto, al momento, è riservata proprio ai baschi che forti della differenza reti arrivano a San Siro con i numeri dalla propria parte.
Uno scontro ad armi pari, per rimediare al pari di San Sebastian. L’1-1 nella gara d’andata ha posticipato la questione all’ultima sfida del girone. Adesso, seppur con il pass già in tasca, accontentarsi non rientra tra le opzioni.
Alguacil batte i pugni e predica attenzione. Nessuna gita a San Siro, non esistono partite che si giocano per non essere vinte.
L’analisi degli avversari fatta dal tecnico della Real Sociedad alla vigilia in conferenza stampa è trasparente e oggettiva. Lo studio dei singoli elementi nerazzurri spaventa, ma non troppo: “Se guardiamo i singoli, non scendiamo neanche in campo. Parliamo di una squadra top, una rosa top e un allenatore top: però all’andata siamo riusciti a essere competitivi e siamo stati gli unici a farli soffrire davvero in questa stagione. Vedremo se riusciremo a farlo ancora”.
A far più paura, forse, è l’assenza di Oyarzabal. L’esterno offensivo è a disposizione del tecnico, ma su di lui incombe ancora un grosso interrogativo: “In questo momento non lo sa neanche lui, dobbiamo ancora aspettare, ci sono ancora 24 ore e domani vedremo come si sveglierà. È disponibile, ma bisogna attendere”.
Ciò che appare certa, è la volontà da parte degli spagnoli di strappare i tre punti alla benamata. Un primato in palio e l’obiettivo di un sorteggio più morbido per la fase ad eliminazione diretta.