Bologna, sogno Champions League: Motta sfida Mou

È la squadra rivelazione di questa Serie 2023/24, il Bologna di Thiago Motta sta sognando ad occhi aperti. Dopo la vittoria 1-2 a Salerno, i rossoblù, grazie al ko del Napoli e al pareggio di Roma e Fiorentina si trova quinta appaiata alla Roma, 4^. E domenica pomeriggio avrà lo scontro diretto dei sogni: Bologna-Roma.

BOLOGNA, UN NUOVO MIRACOLO DI GIOVANNI SARTORI

I rossoblù sono alla seconda stagione sotto la guida tecnica dirigenziale di Giovanni Sartori. L’ex Direttore Sportivo dell’Atalanta, si è accasato l’estate scorsa a Bologna e ha subito raggiunto risultati importanti. Nella prima stagione con Sartori in dirigenza è arrivato anche Thiago Motta, in sostituzione del compianto Sinisa Mihajlovic, di cui proprio domani ricorrerà un anno dalla morte.
Con Thiago Motta in panchina, il Bologna ha cambiato passo. Con il tecnico italo brasiliano i rossoblù, nonostante un avvio difficile, hanno fatto registrare il record di punti in Serie A, terminando al 9° posto. E a fine stagione, tanti club hanno pensato a prelevarlo dal Bologna tra cui PSG e Napoli.
In estate poi Sartori si è scatenato portando a Bologna: Beukema, Calafiori, Kristiansen, Freuler, Fabbian, El Azzouzi, Saelemakers, Ndoye e Karlsson.

MOTTA E LE POTENZIALITÀ DELLA SQUADRA

A parte lo svedese, ancora indietro rispetto agli altri e attualmente infortunato, tutti i nuovi innesti portati sotto le due torri da Giovanni Sartori stanno dando il loro contributo. Sotto la guida di Thiago Motta, la sensazione è che tutti i giocatori sembrano migliorare. Il tecnico mette i singoli a loro agio e di conseguenza essi diventano un ingranaggio di una macchina perfetta. I 25 punti in 15 giornate sono la controprova della bontà del lavoro del tecnico ex Spezia. Difficile dire dove potrà arrivare il Bologna. La sensazione è che la squadra abbi ancora ampi margini di miglioramento. Uno di questi margini è rappresentato dalla finalizzazione dei rossoblù: infatti sotto porta stanno mancando i gol degli esterni offensivi. Tra i 4 esterni a disposizione di Motta ad andare a segno l’unico ad andare a segno è stato Riccardo Orsolini.

ZIRKZEE E CALAFIORI DUE SIMBOLI DEL BOLOGNA DI MOTTA

Per capire che cosa si intende che i giocatori sotto la guida di Thiago Motta migliorano, bisogna prendere due esempi: Riccardo Calafiori e Joshua Zirkzee.
In estate il Bologna ha chiuso l’acquisto di Sam Beukema. L’olandese era un obiettivo da tempo di Bologna e Atalanta. I rossoblù lo hanno acquisito per circa 9 milioni ed è diventato il pilastro della difesa. Al suo fianco nei mesi scorsi con l’infortunio occorso a Jhon Lucumí, rimasto comunque in alto nelle gerarchie di Motta, è emerso il talento di Riccardo Calafiori. Il prodotto delle giovanili della Roma nasce terzino sinistro, ma già a Basilea aveva agito anche da braccetto mancino in una difesa a tre. Con Motta, invece, ha imparato e sta sempre più migliorando da centrale a quattro, risultando uno dei migliori della stagione rossoblù.

L’altro simbolo è inevitabilmente il bombe: Joshua Zirkzee. Lo scorso anno, nonostante alcune buone prestazioni da subentrante, sul giovane olandese sei era addensato qualche dubbio. Soprattutto nell’ottica della fase realizzativa, poiché aveva segnato solamente due reti. La cessione di Arnautovic, comunque, ha messo in chiaro le intenzioni del Bologna. In questa stagione i rossoblù hanno dato la massima fiducia all’attaccante ex Anderlecht. E sono stati ripagati. Zirkzee non è solamente un giocatore utile nella manovra, come aveva già mostrato lo scorso anno, ma si sta dimostrando un bomber.
A questi due vanno aggiunti tanti altri esempi come lo stesso Beukema, Posch, Skorupski, Ferguson, Orsolini stesso che l’anno scorso è stato il capocannoniere rossoblù firmando il record personale di reti.

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