L’Inter si ferma a Genova, la Juve può accorciare

Si ferma l’Inter, si ferma a Marassi con un grande Genoa. I rossoblù dopo aver fermato la Juventus, lo fa anche coi nerazzurri. 1-1 il risultato finale dei 90 minuti che dà una grande occasione alla Juventus che può accorciare di nuovo sulla testa della graduatoria.

INTER, INZAGHI NON HA ALTERNATIVE A LAUTARO

Le difficoltà dell’Inter erano già emerse in Inter-Lecce. La squadra di Inzaghi sembra non avere soluzioni alle assenze, nonostante la lunga rosa. Il tecnico nel dopo gara ha affermato che le assenze di questo periodo non sono un alibi. Eppure non avere Dimarco, non avere capitan Lautaro pesa. L’Inter crea meno e finalizza meno e soprattutto condiziona molto meno le difese.

Arnautovic ha segnato il secondo gol della sua seconda esperienza nerazzurra ma non basta. Thuram, per la seconda volta senza Lautaro, ha faticato e non poco. Segno che l’Inter è inarrestabile solo con tutti gli effettivi “principali” a disposizione. In effetti gli ultimi due stop, Bologna e Genoa, arrivano con formazioni in cui Inzaghi rinuncia a più di un titolare importante. La responsabilità è anche sua che non è stato in grado di integrare al 100% le tante alternative fornite dalla società in sede di mercato? La squadra nerazzurra sembra essere scomoda nella posizione di favoriti. Anche Acerbi ieri nel dopo gara ha provato ad allentare la tensione.

LA JUVENTUS PUÒ ACCORCIARE

Con questo pareggio a Marassi può in parte esaurirsi quella che è stata indicata come la fuga scudetto dell’Inter. I nerazzurri infatti potrebbe essere riavvicinati dalla Juve. I bianconeri con una vittoria oggi sulla Roma tornerebbero a -2 così come prima del loro pareggio a Genova. Certo la sfida dei bianconeri ha una difficoltà superiore a quella dei nerazzurri, ma Allegri ha dimostrato di poter superare le difficoltà.

Inoltre, dopo il pari dell’Inter, la squadra potrebbe avere una motivazione in più. Insomma, il rischio per l’Inter è quello di cominciare il 2024 con la Juve alle calcagna.

Impostazioni privacy