Ilari Sahamies, il bluff e la ‘sospensione dell’incredulità’

 

A volte ritornano, scriveva Stephen King. Noi aggiungiamo a Praga, dove in questi giorni ha preso il via l’ultima tappa dello European Poker Tour stagione 2024. E dove, in mezzo all’enorme field dell’Eureka Main Event caratterizzato da tante “facce nuove”, ci sono anche alcuni ritorni importanti.

Uno di questi ce l’ha regalato Ilari Sahamies. Il professionista finlandese, noto soprattutto con il nickname “Ziigmund“, ha superato la selezione del Day1, conquistando così il suo primo itm nel post-pandemia. L’ultima volta era successo nel 2019, sempre a Praga, quando era arrivato 320° nell’EPT National (l’attuale Eureka) e poi 5° nel 1.100 PL Omaha.

Ma per ripensare al Sahamies vincente nei tornei, oltre che nel cash game, bisogna tornare indietro di almeno una decina d’anni. E’ infatti tra il 2009 e 2015 che il finnico è stato una preoccupazione per qualsiasi avversario se lo fosse trovato al tavolo.

Capiamoci: Sahamies non è stato una meteora. Ma quei giorni di gloria, soprattutto targata EPT, ad un certo punto sono scomparsi dietro a troppi eccessi, maturati proprio nel periodo che gli ha regalato le maggiori vittorie live.

Ziigmund appartiene a quella generazione di player nordici che, nel primo decennio degli anni Duemila, ha portato nel gioco una ventata di aggressività nuova, fatta di continui rilanci e frequenti bluff. Una generazione di veri e propri predatori, un po’ come i vichinghi del Medioevo. Sahamies ha estremizzato questo stile di gioco, colorandolo con un atteggiamento “da duro” e un abile trash talk per mandare in tilt gli altri professionisti.

Dopo aver scoperto il poker appena maggiorenne (è nato nel 1983), nel giro di due anni Sahamies lo trasforma in un lavoro. Inizia con alcuni eventi live in Finlandia e nell’area nordica, per poi dedicarsi soprattutto al poker online. Negli anni diventa uno specialista di partite high stakes di Pot Limit Omaha, temuto da tutti gli avversari, e partecipa anche a puntate di famose trasmissioni di cash game, quali High Stakes Poker e Poker After Dark.

A cavallo tra il 2009 e il 2015, il finlandese vive il suo periodo d’oro, mettendo a segno i suoi risultati più prestigiosi anche nel poker dal vivo. Il più importante è senza dubbio il secondo posto raggiunto nell’EPT di Barcellona del 2012, dietro al bielorusso Mikalai Pobal, attuale detentore insieme a Victoria Coren Mitchell e Mike Watson del record di vittorie (2) nell’European Poker Tour.

leggi l’articolo su www.pokerstarsnews.it

 

Change privacy settings
×