Inter, turnover a chi? Quel momento si avvicina

Una dimostrazione di forza. L’ennesima di una stagione che tra i confini del nostro paese si preannuncia memorabile e che l’Inter si sta gustando partita dopo partita. Una superiorità quasi disarmante, quella che i ragazzi di Inzaghi hanno palesato ancora una volta, anche in un campo solitamente ostico come il Via del Mare e contro un avversario complicato da affrontare sotto ogni punto di vista come il Lecce di D’Aversa. Nemmeno le assenze ed il turnover hanno però scalfito dettami tattici ed automatismi che i nerazzurri hanno assorbito nella loro totalità, regalando al tecnico la soddisfazione di assistere ad un concerto perfetto nonostante il cambio anche forzato di interpreti.

Segnali confortanti soprattutto da chi non è stato fin qui, per forza di cose, protagonista. Ed allora succede che Asllani erediti la bacchetta di Calhanoglu e diriga le operazioni prendendosi la soddisfazione di un virtuosismo come l’assist che slabbra per la prima volta l’organizzazione difensiva degli avversari.  Accade che Alexis Sanchez metta da parte l’ego del “Campione” per mettere il suo talento al servizio dei compagni gustandosi minuto dopo minuto la totalità della partita che Inzaghi gli concede, diventando a tratti immarcabile e praticamente sempre illeggibile nelle intenzioni e nelle giocate per gli avversari. Frattesi esprime la solita sicurezza sia in fase di contenimento che in quella realizzativa, ed anche la difesa davanti ad Audero continua a fare bella mostra della sua assoluta impermeabilità.

Il gol di De Vrij è il sunto perfetto di un trittico che con Bisseck e Carlos Augusto non ha fatto rimpiangere nemmeno per un istante il blocco dei cosiddetti titolari.

Il ruolino di marcia parla chiaro: l’Inter versione 2024 sa solo vincere. Ed il momento del grande raccolto si avvicina sempre di più.

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