“Sognavo un avvio così. Siamo a metà strada”. Può tirare un bel sospiro di sollievo Daniele De Rossi, che sta plasmando una Roma a sua immagine e somiglianza. Ieri a Monza è arrivata la sesta firma in campionato, probabilmente anche la più bella per la gestione e la continuità. Adesso i giallorossi possono seriamente pensare alla zona Champions. E dire che il condottiero giallorosso ha preso la squadra al nono posto in classifica, in un ambiente che sembrava sul punto di esplodere, tra le difficoltà di gioco e le mancate percezioni di pericolo dell’ultima fase dell’era mourinhiana.
Letture precise
De Rossi sta interpretando perfettamente ogni incontro. La lettura precisa degli episodi toglie ossigeno ai tecnici avversari. Si alza e s’abbassa quando serve, trasforma le due fasi dandogli continuità in modo crescente. I risultati, per ora, premiano indiscutibilmente le sue idee. Un investimento sulla conoscenza, sarà mister futuro? Presto per esporsi e sbilanciarsi, ma i dettami, le formule e la personalità sono senza dubbio un grande indizio.
Leader e condottiero: formula vincente
Sono bastati pochi, e chiari, concetti, per ristabilire grandiosamente la qualità al centro del collettivo. Pellegrini ritrovato e decisivo, Dybala si diverte e torna a segnare su punizione (non lo faceva dai tempi della Juventus, pensate un po’), difesa camaleontica e un approccio verticale e intenso. Non è un caso se i marchi di fuoco ieri sono arrivati dai big, compresi Lukaku e Paredes. I leader seguono l’allenatore. Tre vittorie fuori casa all’esordio da subentrato: un gruppo rinato e felice di scendere in campo. Quanto sei bella Roma, ma guai sedersi sugli allori.