ESCLUSIVA SI L’ag. Martina valuta il mercato: “Di Gregorio come Peruzzi, Retegui-Gud, oro Genoa. Allegri? Difficile cambiarlo”

Il noto agente di mercato Silvano Martina, storico procuratore fra gli altri di Gianluigi Buffon ed ex portiere di Genoa, Torino e Lazio, ha rilasciato una intervista alla redazione di SPORTITALIA per parlare di molti dei temi caldi in chiave trasferimenti: dai pezzi pregiati del Grifone Retegui e Gudmundsson, a Di Gregorio, fino ai possibili movimenti sulle panchine delle big italiane.

Che ne pensa del lavoro che sta facendo Gilardino quest’anno?

“Sta facendo bene, il Genoa è una squadra forte, grazie anche ad una società forte che ha preso giocatori bravi. Se la gioca con tutti, questo è un grande segnale: al Grifone è successo raramente di avere una squadra così competitiva”.

Si aspettava un tale exploit da alcuni giocatori arrivati a fari spenti?

“Sono giocatori di medio-alto livello, ma onestamente non è che li conoscessi tutti al loro arrivo. Però si vede che si tratta di un bel gruppo di giocatori, forti fisicamente e tecnicamente, infatti i risultati parlano chiaro”.

Retegui abbiamo imparato a conoscerlo tutti e ieri si è preso la copertina con la Nazionale. Sarà lui il centravanti azzurro ad Euro 2024?

“Sicuramente è un ottimo giocatore: rapido, un lottatore, non molla mai. Ha caratteristiche importanti. Certo, ce ne sono anche altri di attaccanti e Spalletti giudicherà anche in base allo stato di forma. Dire che sarà lui non me la sento, non lo posso sapere, ma sicuramente è fra quelli che possono ambire alla maglia”.

In futuro lo vedrebbe in una big?

“Io considero la Serie A un campionato importante, ed il Genoa è un club importante in Italia, lo sta dimostrando. Lui sta facendo vedere di essere forte, poi i giocatori vanno sempre messi alla prova, inutile dire prima se sarà pronto o cosa potrà fare, finché non lo vedremo messo alla prova. Ha le caratteristiche per fare bene”.

Gudmundsson è uno di quelli per cui vale la pena pagare il biglietto?

“Eh sì, è tanto interessante. Uno di quelli vecchia scuola. Tecnico, salta l’uomo, fa salire la squadra, è forte, ha qualcosa di diverso e può ambire a club importanti”.

Sarà difficile trattenerlo in estate?

“Il Genoa è un club che ha investito cifre importanti su alcuni giocatori, poi ovviamente se arrivassero offerte di un certo tipo qualsiasi squadra ha il dovere di vendere, perché poi ti metti a posto i conti ed è fondamentale avere una società sana. Però questa proprietà ha creato una realtà forte”.

Il calcio italiano l’ha un po’ delusa in Champions?

“L’Inter è uscita per sfortuna: l’Atletico Madrid poteva perdere con 2-3 gol di scarto a Milano, a Madrid l’ha ripresa a cinque minuti dalla fine e poi ai rigori è passato. Cito i nerazzurri perché per me la squadra di Inzaghi poteva vincere la coppa, ma si vede che non era il suo anno. La Champions è una manifestazione nella quale magari la favorita di oggi fra un mese potrebbe non esserlo più. Ricordo quando la Juve perse la finale con il Borussia Dortmund, che aveva una squadra nettamente inferiore. Ci sono tanti fattori che possono fare la differenza”.

Nelle panchine di Juventus, Inter e Milan si aspetta dei cambi a fine stagione?

“Inter e Milan penso resteranno così. Nella Juve leggo che fra Allegri ed i tifosi c’è qualche tensione in più e magari a fine anno la società potrebbe prendere qualche tipo di decisione, ma bisogna considerare che Max ha un contratto importante che pesa sulle casse bianconere, non è facile cambiare così e lui è un allenatore forte, che ha vinto tanto. In Italia poi conta il risultato e se arrivasse secondo si potrebbe anche dire che con la squadra che ha non potesse fare di più”.

Il miglior portiere della Serie A?

“Il più forte e Maignan. Stanno facendo bene Sommer e Milinkovic-Savic, che è cresciuto. Di Gregorio sta crescendo”.

Anche Di Gregorio ha molti rumors di mercato che lo riguardano: le piace?

“Sì, mi piace, è potente. Mi ricorda Peruzzi. Sicuramente è forte, poi anche lui va messo alla prova”.

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