Panchine in Europa: la cartina verrà stravolta. Il Bayern ha un solo sogno, ma anche un’idea ambiziosa. Il Barcelona sogna un grande ritorno! Ruben Amorim, tutti pazzi per lo Sporting e per Gyokeres

Tempo di sosta, ma a fermarsi non ci pensa davvero nessuno. Soprattutto in considerazione del fatto che la prossima estate sarà una delle più sconvolgenti per il quadro delle panchine. L’influenza delle scelte di alcuni dei principali top club del Vecchio Continente potrebbe sconfinare rispetto al campionato di appartenenza ed andare ad influenzare le decisioni di altre società nell’andare a ratificare la propria scelta, o nel corteggiamento nei confronti del tecnico desiderato.
La cartina geografica dei manager del futuro, fa oggettivamente impressione. Difficile ricordare in una sola estate tanti presumibili cambi di strategia in squadre del calibro di
Manchester United, Liverpool, Barcellona. Bayern Monaco, Bayer Leverkusen e Borussia Dortmund. Il tutto senza prendere in considerazione i discorsi di casa nostra, che verranno inevitabilmente introdotti da Milan e Juventus, ma andranno poi a cascata su numerose altre società e tecnici che potrebbero decidere di cambiare aria nella speranza di occupare una panchina di una squadra più ambiziosa rispetto a quella sulla quale siedono attualmente.

Discorsi di mercato che si intrecciano giocoforza anche con quelli di campo, e che per ragioni di opportunità vanno ad influenzare anche le mosse di una partita a scacchi che verrà decisa alla distanza.
Apriamo con una delle piazze più ambite che ci possano essere a livello continentale, ovvero il Bayern Monaco. Per il futuro dei bavaresi vengono prese in considerazione a livello mediatico un gran numero di candidature, che portano anche a profili che conosciamo bene in Italia come quello di Antonio Conte.
In realtà il grande obiettivo del Bayern Monaco ha un solo profilo, ed è inequivocabilmente quello di Xabi Alonso. Tuttavia la situazione di classifica attuale della Bundesliga vede proprio il Bayer Leverkusen allenato dallo spagnolo in fuga verso la conquista di un titolo da sottrarre allo stesso Bayern Monaco. Inutile specificare che un’uscita allo scoperto in una fase così delicata della stagione sarebbe da considerarsi quantomeno inopportuna, sia nei tempi che nei modi. Un altro allenatore che i bavaresi, anche per ovvie ragioni, osservano con attenzione ed interesse è quello di Sebastian Hoeness. Il tecnico dello Stoccarda sta facendo meraviglie e la sua famiglia è legata a doppio filo con Säbener Straße.

Altra situazione molto calda è quella legata al futuro del Barcellona. I blaugrana sono per distacco la società con più accostamenti, che si parli di tecnici o di giocatori, del calciomercato europeo. Dovendo tracciare una linea un po’ più precisa da inserire nelle dinamiche che abbiamo cercato di introdurre e sviluppare nelle righe precedenti, potremmo fare riferimento ad un candidato un po’ a sorpresa per la panchina blaugrana. Si tratterebbe di un ritorno, di un allenatore che ha scritto le pagine più importanti della storia recente dei catalani. Si tratta di Luis Enrique, ovvero quello che per ironia della sorte andrà a rappresentare il principale ostacolo dello stesso Barcelona nella sua rincorsa alla gloria nella stagione in corso. Inevitabile che anche qui le ragioni di opportunità e buonsenso consiglino di avere pazienza e di attendere quantomeno l’esito del doppio confronto prima di scandagliare con maggiore profondità la fattibilità di un ritorno a casa che non passerebbe certamente inosservato. Anzi…

Infine va messo in luce un altro profilo che sta prendendo piede nella considerazione di diverse società di primissimo piano a livello continentale. Si tratta di Ruben Amorim, che sta cercando di portare a termine la sua missione di portare il titolo allo Sporting Lisbona anche grazie alle prodezze della sua superstar Gyokeres. Della corte del Liverpool ad Amorim abbiamo già parlato nelle settimane precedenti, ma va aggiunto che non solo i Reds lo prenderebbero in considerazione qualora fallisse il loro assalto al già citato Xabi Alonso. Sulle tracce di Ruben Amorim ci sono anche PSG, Chelsea e Manchester United se il rapporto con Ten Hag dovesse realmente crollare del tutto.

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