Italia-Ecuador 2-0: decidono Pellegrini e Barella

Vince anche la seconda amichevole negli Stati Uniti, l’Italia di Luciano Spalletti che batte 2-0 l’Ecuador. Di fronte ad uno stadio che si è riempito col passare dei minuti, dividendosi tra tifosi italiani ed ecuadoregni. Prova discreta per gli Azzurri che migliorano rispetto alla prima amichevole, che però non sono ancora “dentro” il nuovo modulo pensato da Spalletti.

La formazione dell’Italia

Spalletti per la gara contro l’Ecuador conferma il 3-4-2-1 per l’Italia, ma cambia addirittura 11 titolari su 11. Esordi in Nazionale per Guglielmo Vicario tra i pali e Bellanova sulla fascia destra. Quindi, il portiere del Tottenham al posto di Donnarumma; Darmian, Mancini e Bastoni trio difensivo; centrocampo con l’esterno del Torino, Jorginho, Barella e Dimarco; in avanti Zaniolo e Pellegrini in supporto a Raspadori. Azzurri capitanati per la prima volta da Nicolò Barella.

Italia più fluida e subito in vantaggio

Pronti, via, e gli azzurri vanno subito avanti. Sugli sviluppi di un calcio piazzato, al 3° minuto, la palla viene respinta al limite sul centro destra dell’attacco azzurro. Sul pallone vagante si avventa Pellegrini che di contro alzo fa partire un missile terra-aria che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Italia avanti sull’Ecuador.
Gli azzurri prendono il controllo della partita e con un buon pressing bloccano le azioni dei sudamericani. E creano altre due occasioni

Al 6’, Dimarco, su un bel cross di Bellanova, taglia bene sul secondo palo ma colpisce di testa male concludendo molto largo. Al 16’ da un calcio d’angolo nasce un’occasione ghiotta per l’Italia, ma Zaniolo calcia debole e centrale favorendo la parata di Javier Burrai, 33enne portiere dell’Ecuador. L’Italia gestisce la seconda parte del primo tempo, senza patemi e termina in vantaggio sugli ecuadoregni.

L’Italia respinge gli attacchi dell’Ecuador

La ripresa inizia con Di Lorenzo che prende il posto di Bellanova. L’Italia ci prova due volte: prima con Raspadori che non sorprende Burrai; poi Zaniolo conclude largo. I sudamericani provano a pareggiare e ci vanno davvero vicini, con il tiro da buona posizione di Franco che calcia alto. Lentamente sale la pressione dell’Ecuador, ma l’Italia regge molto bene.
Per trovare un vero “scricchiolio” nella difesa azzurra, bisogna attendere il 69’. Dopo due cambi con Locatelli e Frattesi per Jorginho e Pellegrini, Plata chiama alla parata in tuffo Plata. Poi Estupinian calcia a giro largo.

Al minuto 76 tocca al protagonista di giovedì Retegui e al bolognese Orsolini. Nel finale la Nazionale non riesce ad uscire sulla pressione ecuadoregna. Spalletti dà spazio anche a Cambiaso, al posto di Dimarco. E su una grande ripartenza dell’Italia, al 94’ Orsolini premia l’inserimento di Barella con una bellissima palla in verticale e raddoppia chiudendo la partita. Gli Azzurri si chiudono in area di rigore senza concedere clamorose occasioni e portano a casa una buona vittoria.

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