Bufera sulla Red Bull, caso chiuso: è arrivato il verdetto

Ormai è ufficiale, verdetto decisivo per la Red Bull. Il caso ora è chiuso dopo le opportune indagini. Ecco la decisione

La Red Bull ha vissuto una stagione altalenante. Il primo posto in classifica di Max Verstappen è frutto di otto vittorie, sette delle quali sono però arrivate tra marzo e giugno. Il rendimento dell’olandese è stato poi altalenante per quattro mesi, nei quali non è mai riuscito a portare a casa un trionfo fino al Gran Premio del Brasile.

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Bufera sulla Red Bull, caso chiuso: è arrivato il verdetto (Foto Ansa) -sportitalia.it

Sul circuito di Interlagos, Verstappen ha vinto addirittura partendo dalla 17esima posizione della qualifica al termine di un Gran Premio condizionato dalla pioggia e dal meteo avverso. Una vittoria, però, caratterizzata anche dalla polemica per la nuova “trovata” tecnica utilizzata dalla red Bull.

Si tratta del cosiddetto T-Tray, un sistema che consentirebbe di settare la monoposto alla giusta altezza da terra sia in qualifica che in gara. Un dispositivo di per sé consentito ma che offre ai meccanici la possibilità di intervenite con più facilità tra qualifiche e gara, quando in realtà non sarebbe permesso. Dall’utilizzo del dispositivo è scaturita un’indagine della FIA, giunta ora alla decisione finale.

T-Tray Red Bull, chiuse le indagini: il responso

Gli ispettori della Federazione hanno fatto visita alla fabbrica di Milton Keynes nei giorni scorsi e hanno indagato analizzando i dati di utilizzo del dispositivo. Non sono stati trovati utilizzi irregolari del T-Tray. Christian Horner ha difeso la scelta del team spiegando che, in realtà, non è così semplice agire su questo dispositivo in quanto  servirebbe smontare almeno tre macro componenti della parte anteriore della monoposto per poterlo fare.

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T-Tray Red Bull, chiuse le indagini: il responso (Foto Ansa) – Sportitalia.it

Nell’ambito di questo processo di valutazione, i delegati tecnici della Federazione hanno visitato la sede della Red Bull Racing per indagare a fondo sulle recenti accuse relative al design del pavimento anteriore del fondo e al suo utilizzo. L’indagine si è conclusa rilevando che non c’è stata alcuna violazione, confermando dunque la posizione già adottata dalla Fia durante il GP Stati Uniti ad Austin”, si legge sul comunicato ufficiale emanato dalla Fia.

Nessuna infrazione del regolamento, quindi, da parte della scuderia campione del mondo in carica. A Las Vegas, e per i successivi ed ultimi Gran Premi in Qatar e Abu Dhabi, dunque, tutto rimarrà invariato sulle monoposto di Verstappen e Perez. Negli Usa, Max potrebbe festeggiare il titolo con tre gare di anticipo. Per farlo, gli basta piazzarsi davanti a Norris.

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