Michael Schumacher, ammissione da brividi dopo tanti anni: “Inutile”

“Inutile”, la confessione fa rabbrividire i tifosi di Michael Schumacher: dopo tanti anni è stata rivelata la verità

Passano gli anni, ma i ricordi di ciò che è stato Michael Schumacher nelle vite di tanti appassionati di motori non possono essere cancellati. Il pilota tedesco continua a vivere nascosto dagli occhi indiscreti del pubblico, ormai da oltre dieci anni trincerato dietro un muro di privacy che non lascia trasparire nulla. Eppure, di lui si parla sempre, e una confessione delle scorse ore ha fatto venire i brividi ai suoi fan.

Primo piano di Schumacher con espressione interdetta
Michael Schumacher, ammissione da brividi dopo tanti anni: “Inutile” (Ansa) – Sportitalia.it

Delle condizioni di Schumacher è impossibile avere notizia. Se le cure cui è stato sottoposto siano stati inutili o meno, purtroppo al momento non possiamo averne certezza. Del futuro e del presente di Schumi non si può parlare, ma del passato sì, e in questi giorni è tornato in auge un momento particolare della sua carriera.

Trent’anni fa, ad Adelaide, al termine di una rocambolesca gara, il pilota tedesco si laureò per la prima volta campione del mondo. Un evento storico ancora oggi ricordato con affetto da tantissimi tifosi, ma anche da chi fu in qualche modo ‘vittima’ di quel primo trionfo di Schumacher.

Schumacher, confessione clamorosa a distanza di tanti anni: cosa è successo

A parlare, ai microfoni della ‘Bild’, è stato Damon Hill. Il pilota britannico, campione del mondo nel 1996, fu grande protagonista con Schumacher in quello storico mondiale 1994, concluso con una gara australiana in cui entrambi non arrivarono al traguardo a causa di un incidente.

Damon Hill a bordo di una vettura Jordan
Schumacher, confessione clamorosa a distanza di tanti anni: cosa è successo (Ansa) – Sportitalia.it

Un epilogo rocambolesco in una stagione in cui avevano dato vita a una rivalità emozionante: “In verità io e Michael andavamo d’accordo. In pista però ci detestavamo. Ma è naturale se si vuole diventare campioni del mondo, bisogna sfruttare ogni debolezza degli avversari“.

Debolezze che, un fuoriclasse come Schumacher, riusciva spesso a trasformare in pericolosissime armi a proprio vantaggio: “Lui era un maestro dei giochi psicologici, tante volte è riuscito a farmi sentire come se fossi inutile e non avessi alcun talento. E lo diceva anche alla stampa“.

D’altronde, credere a questa sua verità, in un momento in cui il tedesco era un autentico mattatore nel mondo della Formula 1, non era poi così difficile. Lontano dalla pista, però, Michael si trasformava.

Con la sua famiglia era una persona splendida, e anche con i suoi avversari diventata molto più socievole: “Era competitivo, ma anche molto caloroso“. Ed è questo forse il suo più grande segreto, il vero motivo per cui tutti lo amano.

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