Juve, l’oscar della sfortuna è tuo. Spalletti, perchè ignori Zaccagni?

Thiago Motta è arrivato alla Juventus per fare la rivoluzione, ma si sta ritrovando senza giocatori. Un trofeo l’ha già vinto, quello della sfortuna. L’ennesima sosta inutile dedicata alle nazionali gli ha “regalato” il crociato di Cabal e il flessore di Vlahovic. A Dusan non ha portato benissimo lanciare una frecciata al suo allenatore dal ritiro della sua nazionale, dichiarazioni che poteva evitare e che invece aprono scenari clamorosi per il mercato che verrà. Intanto è costretto a fermarsi ed è un ko che lascia Motta senza centravanti contro Milan e Aston Villa. Questa sosta è servita anche a riaprire i miei vecchi dubbi sull’Italia. Mi chiedo e vi chiedo, com’è possibile che Zaccagni sia fuori da questa nazionale? Finalmente c’è Rovella, ma non può non esserci il capitano biancoceleste. Nella Lazio che gioca il miglior calcio d’Italia, il ruolo di Zaccagni è fondamentale. E’ uno dei migliori esterni del campionato a mani basse. E’ vero che ha avuto qualche problema fisico nell’ultimo periodo, è vero che Spalletti ha cambiato modulo, ma la qualità degli esterni nel calcio moderno fa sempre la differenza come insegnano le altre nazionali. Serve l’uno contro uno, serve l’imprevedibilità, serve creare superiorità numerica e soprattutto sono utili per cambiare modulo in corsa. Non possono esserci Raspadori e Maldini e Zaccagni no. Onore a lui e a Orsolini per come hanno preso questa non convocazione di Spalletti. Ho visto che in pochi si sono “scandalizzati” per queste assenze reiterate, a Spalletti si continua a concedere grande fiducia, ma io continuo a vederlo più allenatore da club che gestore di una nazionale. A proposito di giocatori, di Manu Konè si è parlato tanto per la prestazione contro l’Italia, direi anche giustamente. Ecco con Juric il francese è finito qualche volta in panchina (in modo inspiegabile), Ranieri ha l’obbligo di metterlo al centro della sua nuova Roma. Chiudo con lo spettacolo delle qualificazioni alla coppa d’Africa su Sportitalia. Consigli per gli acquisti: nel Marocco delle meraviglie brilla sì Brahim Diaz, ma soprattutto Ben Seghir, esterno sinistro del Monaco. Ha solo 19 anni, chi lo prende fa un affare, capito italiane?

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