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Lo scandalo scommesse travolge il tennis: c’è l’ammissione

Lo sport è passione, talento, sacrificio. Ma c’è un veleno che continua a corroderne le fondamenta: le scommesse truccate. Un virus silenzioso, subdolo, che si insinua dove il palcoscenico è meno illuminato e i riflettori dei media non arrivano.

Il tennis è l’epicentro di questa minaccia: nei tornei minori, lontano dai milioni dei top player, c’è chi gioca per sopravvivere. E bastano 3.000 euro per perdere un punto. Quattromila per un set. Cifre che, per un tennista fuori dai primi 200 al mondo, possono fare la differenza tra un biglietto aereo e un mese senza pasti regolari. La facilità con cui si può scommettere su ogni singolo colpo rende il tennis un terreno perfetto per gli scommettitori malintenzionati. E se a premere sono organizzazioni criminali, il passo tra sport e truffa è breve. Non è un’ipotesi: è la realtà quotidiana, fatta di minacce sui social, offerte in DM, odio travestito da frustrazione.

Fiches e dadi su una tastiera da computer
Lo scandalo scommesse travolge il tennis: c’è l’ammissione – Sportitalia.it (Pixabay)

I profili fake sbucano ovunque. I giocatori vengono pedinati, intimiditi. Alcuni finiscono per accettare, perché è facile dire di no ad alti livelli, più difficile quando non arrivi a fine mese. Il mondo dello sport continua ad essere macchiato da certe pratiche, a volte reali, fondate; a volte meno, come nel caso di Armando Izzo, giocatore che hai tempi dell’Avellino era stato indagato per associazione mafiosa, accusa poi caduta grazie all’assoluzione piena avvenuta recentemente. Quanto accaduto nel tennis però, è uno scandalo senza precedenti, con centinaia di tennisti coinvolti.

Tennis sotto choc: “Sapevano dove mi trovavo”

l tennis dei circuiti minori è diventato terreno fertile per un fenomeno sempre più inquietante: la corruzione legata alle scommesse. A rivelarlo è un’inchiesta de Le Parisien, che ha sollevato il velo su un sistema nel quale gruppi criminali organizzati avvicinano i giocatori meno noti, spesso fuori dai primi 100 del ranking mondiale, offrendo fino a 4.000 euro per perdere volontariamente anche solo un punto. L’obiettivo è sfruttare il live betting, scommesse su singoli eventi all’interno del match, capaci di fruttare cifre enormi con la complicità di chi è disposto a cedere per necessità. Se ti offrono 3.000 o 4.000 euro per perdere un punto, e ancora di più per un set – ha spiegato Anthony Dagnaud, direttore del torneo di Créteilè facile capire come certe offerte possano fare breccia su chi lotta per arrivare a fine mese.

Palla da tennis
Tennis sotto choc: “Sapevano dove mi trovavo” – Sportitalia.it (Pixabay)

I giocatori poi non devono solo fare i conti con le tentazioni economiche, ma anche con un’ondata costante di odio social.  Pauline Payet, 30 anni, ha raccontato: “Qualcuno che non oserebbe mai dirlo in faccia, sui social si sente autorizzato a insultarti, minacciarti”. E se il tennista francese Arthur Bouquier, n.192 del mondo, è arrivato ad avere una guardia del corpo al seguito, significa che la soglia del rischio è stata superata: “Quando ho ricevuto un messaggio con una descrizione precisa di dove mi trovavo, ho avuto davvero paura”.

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