In un inizio di stagione atipico, dove il numero uno del mondo è assente dai campi per via della squalifica WADA, ci si aspettava che Alexander Zverev potesse approfittarne per colmare il divario in classifica.
E invece il 2025 sta raccontando una storia ben diversa. Il tedesco, numero due del ranking, ha sprecato tutte le occasioni per avvicinarsi a Jannik Sinner, incappando in una serie di eliminazioni premature che hanno minato la sua rincorsa al vertice. A Miami ha ceduto a un ispirato Arthur Fils, ma il vero campanello d’allarme era suonato già prima: a Indian Wells l’uscita contro Griekspoor, in Messico contro il giovane Tien, a Rio lo scivolone con Comesana, e in Argentina il ko con Cerundolo.

Un filotto di delusioni che si somma alla sconfitta subita a inizio anno proprio contro Sinner, in finale agli Australian Open, dove l’azzurro ha poi conquistato il titolo. Il risultato? Nessun titolo nel 2025 e la sensazione di un’occasione mancata per Zverev, che resta tra i grandi del circuito ma continua a vivere una stagione di transizione. Intanto Sinner, pur lontano dai riflettori per via della sospensione, conserva la vetta del ranking ATP con margine, a conferma della solidità e del rendimento eccezionale costruito nei mesi precedenti.
Primato ATP, Volandri su Zverev: “Dovrebbe avere più esperienza”
Il dominio di Jannik Sinner nel ranking ATP non è frutto solo dei suoi successi, ma anche dell’incapacità dei rivali di tenere un passo costante. In un 2025 segnato dalla squalifica dell’altoatesino, ci si attendeva che i suoi principali inseguitori, su tutti Alexander Zverev e Carlos Alcaraz, potessero approfittarne. Ma le cose sono andate diversamente. Il tedesco ha scelto un calendario dispendioso, puntando sulla trasferta sudamericana dove ha raccolto poco o nulla, mentre lo spagnolo continua a vivere una stagione a corrente alternata, incapace di dare continuità alle proprie prestazioni. Un’occasione persa per entrambi, che avrebbe potuto riaprire il discorso per il trono mondiale.

A sottolinearlo è stato anche Filippo Volandri, capitano della Nazionale italiana di Coppa Davis, ai microfoni della Rai: “Sinner? Sinceramente pensavo che Zverev e Alcaraz raccogliessero più punti. Zverev paga le scelte di una programmazione di una trasferta sudamericana complicata e un giocatore di quella classifica dovrebbe avere l’esperienza per gestire meglio. Alcaraz paga i suoi alti e bassi, ma non ci dimentichiamo che è un 2003 e bisogna dargli anche il tempo di assestarsi”. Parole che fotografano perfettamente la situazione di un circuito che, al netto dell’assenza di Sinner, sembra faticare a trovare un vero padrone.