Carlos Alcaraz è di nuovo lì, dove in molti lo aspettavano: in cima alla classifica mondiale, o quasi. Dopo settimane difficili, lo spagnolo ha rialzato la testa e ha chiuso alla grande una prima parte di stagione segnata da alti e bassi.
Il trionfo nel Masters 1000 di Montecarlo lo ha riportato a un livello di gioco straordinario e gli ha permesso di scavalcare Alexander Zverev, tornando numero 2 del ranking ATP alle spalle del leader Jannik Sinner. Era cominciato tutto bene per Alcaraz nel 2025, con una vittoria solida a Rotterdam, che sembrava promettere un’annata da protagonista. Ma la doppia caduta nei due appuntamenti americani più attesi ha improvvisamente rallentato la corsa: prima l’eliminazione a sorpresa a Indian Wells, dove era stato battuto da Jack Draper, poi il crollo inatteso ai Miami Open, dove ha ceduto a David Goffin. Due sconfitte pesanti, soprattutto perché arrivate in un momento in cui lo spagnolo cercava conferme e continuità.

Da lì, però, la riscossa: a Montecarlo, con un tabellone difficile e tanti avversari agguerriti, Alcaraz ha tirato fuori tutto il meglio del suo tennis contro Musetti, vincendo il suo sesto Masters 1000 in carriera. In finale, ha dominato, mostrando una maturità tattica e mentale ritrovata. Il successo nel Principato ha ridato entusiasmo anche ai tifosi, che avevano cominciato a interrogarsi sul vero stato di forma del campione di Murcia. Con Sinner ancora fermo ai box e con Zverev coinvolto in una rincorsa faticosa, Alcaraz si è ripreso la scena. Il sorpasso in classifica ATP lo ha certificato: il 2025 dello spagnolo è tutt’altro che chiuso. Ma dietro il sorriso e la freschezza dei suoi colpi, c’è stato un momento buio, che il diretto interessato ha voluto raccontare.
Alcaraz rivela: “La sconfitta con Draper mi ha fatto male”
A raccontarlo è lo stesso Carlos Alcaraz, in un’intervista al quotidiano spagnolo Marca. A Indian Wells pensavo di giocare bene e fuori dal campo ero abbastanza calmo – ha dichiarato – ma la sconfitta contro Draper mi ha fatto molto male. Poi sono arrivato a Miami e perdere con Goffin è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: ho toccato il fondo. Parole forti, che raccontano il lato più umano del tennista, che poi ha proseguito: “A quel punto dovevo fermarmi e vedere cosa stava succedendo. È dai momenti brutti che impariamo di più. Ho imparato a concentrarmi su ciò che è importante: ci sono molte cose a cui diamo importanza e forse in realtà non ne hanno nessuna”.

E sul futuro, Alcaraz è stato chiaro: “Credo che da qui al termine della stagione ci aspetti una bella lotta con Sinner. Cerco di dare importanza a ciò che è veramente importante, e per me il ranking non lo è. L’importante è divertirsi e, se perdo, uscire dal campo dicendomi che sono sulla strada giusta”. Un messaggio che parla di rinascita, di consapevolezza e di crescita: un avversario ritrovato per Sinner e un pericolo concreto per tutti.