Ci sono carriere che si intrecciano con la leggenda. E poi c’è quella di Michael Schumacher, che la leggenda l’ha scritta curva dopo curva, rettilineo dopo rettilineo, indossando il rosso Ferrari come una seconda pelle.
Nessuno come lui ha saputo incarnare lo spirito di Maranello, diventandone simbolo e bandiera in un’epoca irripetibile della Formula 1. L’approdo alla Rossa, nel 1996, fu accolto con entusiasmo e scetticismo. Ma in pochi anni, Schumi trasformò una squadra affamata di successi in una macchina da guerra perfettamente oliata. Dal 2000 al 2004, il dominio fu assoluto: cinque titoli mondiali consecutivi, cinque Coppe Costruttori e un’egemonia che spazzò via ogni resistenza. La sua guida chirurgica, il perfezionismo maniacale, l’intesa straordinaria con Jean Todt, Ross Brawn e Rory Byrne, resero quella Ferrari un punto di riferimento storico.

Ogni gran premio vinto da Schumacher era un manifesto di eccellenza tecnica, strategica ed emotiva. Memorabili le sue vittorie in Spa, Monza, Suzuka, ma anche su piste più ostiche, dove il suo talento emergeva nei momenti più complicati, sotto la pioggia, nel traffico, nei duelli più ruvidi. Michael non è stato solo un campione. È stato un’icona, un simbolo di costanza, resilienza e spirito sportivo. E ancora oggi il suo nome riecheggia tra i box e le tribune come una preghiera laica, tra chi l’ha visto vincere e chi ne ha solo sentito parlare. Ma ora, è proprio la sua storica Ferrari che sta tornando al centro della scena.
La F2001 romba ancora: asta a Monte Carlo
Nel weekend del Gran Premio di Monaco, un appuntamento speciale accenderà i riflettori su uno dei pezzi più iconici dell’epopea ferrarista: il telaio #211 della F2001, la monoposto con cui Schumacher vinse a Monte Carlo e in Ungheria nella stagione del suo quarto titolo mondiale. Un gioiello storico, alimentato dal rombo di un V10 da 825 cavalli, capace di toccare i 17.300 giri al minuto. L’auto verrà battuta all’asta da RM Sotheby’s proprio nel cuore del paddock, in un evento senza precedenti che anticiperà le qualifiche.

Il ricavato sarà devoluto alla Keep Fighting Foundation, l’organizzazione benefica fondata dalla famiglia Schumacher per onorare il suo spirito e il suo impegno verso gli altri. Nel 2017, lo stesso telaio fu venduto a 7,5 milioni di dollari. Ora, a distanza di 24 anni dalla leggendaria vittoria nel Principato, la F2001 torna a far battere i cuori e con lei, torna vivo il ricordo del più grande di tutti per l’ultimo saluto a una vettura che ha scritto record su record.